«Un territorio attrattivo garantisce la crescita»

Sabato 25 Febbraio 2017
«Un territorio attrattivo garantisce la crescita»
«Treviso è tra i Comuni più efficienti in Italia: si spende mediamente meno e si offrono servizi migliori. Ma è il Paese che non è ancora in linea con le imprese. Se si guardasse al nostro territorio, il sistema economico nazionale avrebbe dei sicuri vantaggi e il nostro Paese riacquisterebbe credibilità». Sul fronte del contenimento della spesa, insomma, tutti dovrebbero imparare dal capoluogo della Marca, dalla sua provincia e dal Veneto. Questa, in sintesi, la posizione di Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato, alla luce della classifica dei municipi stilata dalla stessa associazione nazionale degli artigiani sui dati del 2013. Ca' Sugana è tra i primi 10 municipi più efficienti d'Italia. Precisamente in ottava posizione. Offre cioè servizi al di sopra della media a costi contenuti, addirittura spendendo l'8,9% in meno del cosiddetto fabbisogno standard.
Treviso, nel dettaglio, conta una spesa storica di 51,6 milioni, a fronte di un fabbisogno calcolato in 56,48 milioni. Per un risparmio, dunque, di quasi 4,9 milioni di euro. Musica per le orecchie degli imprenditori. «La competitività delle nostre imprese passa anche dai servizi che vengono loro garantiti per operare agevolmente, velocemente ed efficacemente sottolinea il presidente la nostra associazione, grazie ai dirigenti attivi nel territorio e in contatto diretto con gli amministratori comunali, svolge un'azione costante di pressing e di vicinanza attraverso proposte e suggerimenti finalizzati ad aumentare l'appeal competitivo del territorio per gli imprenditori, nell'interesse della crescita e del bene comune della collettività». Qui le cose sembrano funzionare. Fermo restando che gli imprenditori non guardano solo alla pressione fiscale locale, ma anche ad altre variabili di natura legislativa, correlate alla mobilità, alle aree dedicate agli insediamenti produttivi e così via. Ma in Italia non va ovunque così. «Purtroppo tocca evidenziare che a fronte di pochi Comuni virtuosi, molti sono quelli che si posso definire zavorre conclude Sartor se si sommano a carenza di infrastrutture, burocrazia e fisco, alcuni si traducono in macigni che limitano le nostre imprese rispetto ai competitor internazionali». Per questo la Marca dovrebbe fare scuola.

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