TREVISO (mf) La Provincia incassa ogni anno quasi 62,2 milioni di euro da entrate fiscali. Ma il 70 per cento di questo tesoretto (il 69,59%, per l'esattezza) viene preso dallo Stato a titolo di rimborso, cioè sparisce in tagli. Fanno oltre 43,2 milioni di euro che prendono la via di Roma. Una cifra enorme che indica bene tutte le difficoltà con cui il Sant'Artemio è costretto a misurarsi oggi. Le entrate della Provincia arrivano principalmente dall'imposta sull'assicurazione Rc Auto, l'imposta di iscrizione al pubblico registro automobilistico e i tributi legati all'ambiente. «Appare evidente l'insostenibilità della situazione finanziaria scrive il presidente Stefano Marcon nell'esposto cautelativo depositato in Procura, in Prefettura e nella sezione regionale della Corte dei Conti nelle previsioni per il 2017 c'è la spesa del personale per le funzioni fondamentali pari a 10,9 milioni, la spesa annuale per il rimborso dei prestiti pari a 4,6 milioni e quella per interessi e oneri finanziari diversi pari a 6,7 milioni». Ad oggi non è possibile chiudere il nuovo bilancio. «Non abbiamo ancora novità», allarga le braccia il presidente. Cosa che impedisce di intervenire per sistemare a dovere gli edifici scolastici e le strade. Con tutti i rischi che ne derivano. «C'è il concreto pericolo di responsabilità non soltanto amministrative, ma anche civili e penali avverte in conclusione Marcon ci si potrebbe trovare nella paradossale situazione di cittadini privati di servizi fondamentali per la loro vita e di funzionari e dirigenti dell'ente che potrebbero essere chiamati a rispondere di reati molto gravi».
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