TREVISO È accusato di aver truffato una farmacia di Mestre, alla quale furono

Martedì 26 Settembre 2017
TREVISO È accusato di aver truffato una farmacia di Mestre, alla quale furono pagate con assegni scoperti due forniture di prodotti per la medicina estetica. Fabio Fronzoni, 55 anni, residente a Treviso, è stato citato a comparire ieri mattina di fronte al giudice monocratico Fabio Moretti della sezione penale del tribunale di Venezia. All'uomo è imputato di aver provocato un danno ai titolari della farmacia pari al valore della merce non pagata: oltre 21 mila euro.
L'udienza si è aperta con l'audizione della parte offesa del reato, la quale ha ricostruito le fasi della vicenda e ha raccontato come le due forniture furono consegnate ad una società che faceva riferimento all'imputato, senza ottenere in cambio il denaro pattuito. Sotto inchiesta inizialmente era finita anche una donna, legale rappresentante della società, la quale è già uscita dal processo con il patteggiamento della pena. Fronzoni, difeso dall'avvocatessa di Treviso, Alessandra Nava, si era offerto di restituire a rate il denaro ai farmacisti di Mestre, risarcendo in questo modo il danno provocato, ma l'accordo non è stato trovato e il cinquantacinquenne trevigiano ha deciso di affrontare il dibattimento, nel non facile tentativo di riuscire a dimostrare che non aveva intenzione di commettere una truffa, ma che più semplicemente si trovò senza soldi per pagare il dovuto. Versione alla quale la Procura non crede: secondo la pubblica accusa vi era un piano precostituito per truffare la farmacia di Mestre. Il processo è stato rinviato al 12 marzo 2018.

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