Tre chili di marijuana nel trolley Pasticciere arrestato in stazione

Giovedì 23 Novembre 2017
L'ARRESTO
TREVISO Aveva preparato la valigia per un breve viaggio in Toscana. Ma all'interno del trolley non c'erano camicie, pantaloni e set da barba, ma oltre tre chili di marijuana. Per mascherare l'inconfondibile profumo aveva messo la cannabis in alcuni sacchetti di plastica nera, sigillati per bene. Stratagemma insufficiente visto che i carabinieri di Treviso, che tenevano sott'occhio l'uomo da qualche tempo, lo hanno fermato proprio alla stazione ferroviaria, poco prima che salisse sul treno. «Cos'hai lì dentro»? gli hanno chiesto i militari dell'Arma, «Due chili di marijuana» ha risposto ormai messo alle strette il viaggiatore (che chissà perché non ha voluto rivelare l'esatto quantitativo), un pasticcere albanese di 34 anni, R.K., finito in manette martedì mattina per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
IL VIAGGIO
Seppur incensurato, il 34enne era tenuto sotto controllo dai militari dell'Arma. Per un semplice motivo: pochi mesi fa era stato segnalato alla Prefettura come consumatore di stupefacenti perché pizzicato, non lontano da casa, a Maserada, con un piccolo quantitativo di droga. E così quando martedì mattina il pasticcere si è presentato in stazione con il trolley stracarico, gli investigatori hanno deciso di intervenire per verificare cosa vi fosse all'interno. Il giovane albanese stava per salire su un convoglio per Venezia, cambio a Mestre e poi giù fino in Toscana, dov'era destinata la sostanza. Su quel treno però non c'è mai salito: i carabinieri della compagnia di Treviso e del Nor dei comandanti Stefano Mazzanti e Andrea Caminiti (in foto), lo hanno fermato giusto in tempo.
IL CONTROLLO
Quando i militari dell'Arma si sono avvicinati al binario, il 34enne si è sentito come un topo in trappola e non ha fatto nulla per sottrarsi al controllo. Ha ammesso subito di avere della marijuana al seguito. Aperta la cerniera del trolley, i carabinieri hanno trovato due sacchettoni di cellophane neri con circa 3 chili e 200 grammi di cannabis. Inevitabile a quel punto la successiva perquisizione domiciliare nell'abitazione di Maserada dove l'ex pasticcere vive da solo. Sono spuntati altri 116 grammi di marijuana, forse quella tenuta per uso personale, un grinder e un bilancino di precisione. Per il 34enne sono quindi scattate le manette: ora è agli arresti domiciliari.
LE INDAGINI
Le indagini dei carabinieri, dopo l'arresto, si dovranno concentrare sui canali di approvvigionamento utilizzati dal 34enne e su quelli di smercio. Il quantitativo sequestrato in stazione è notevole, e il sospetto è che quello di martedì possa essere stato solo l'ultimo di una serie di viaggi. L'ex pasticcere, per ora, non ha voluto dire nulla agli investigatori trevigiani, che adesso si metteranno in contatto con i colleghi oltre Appennino dov'erano destinati i tre chili di marijuana. Il cellulare è chiaramente un altro elemento di estrema utilità, tramite il quale è possibile risalire a contatti e spostamenti del soggetto controllato. Di certo, quest'ennesimo sequestro, testimonia come la Marca sia sempre un crocevia importante per i mercati del narcotraffico e come la marijuana in particolare, utilizzata sempre più anche tra i giovanissimi, sia ancora una delle droghe leggere più richieste.
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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