Trasporti, la priorità di Colladon «La stazione unica di treni e bus»

Domenica 15 Luglio 2018
L'INTERVISTA
TREVISO «La priorità assoluta è spostare l'autostazione a ridosso della stazione dei treni creando a Treviso un polo unico per il trasporto su gomma e rotaia. Puntiamo a realizzarlo entro il 2020: mi piacerebbe far arrivare in porto questo progetto prima della fine del mio mandato». Giacomo Colladon, presidente di Mom, la società dei bus e delle corriere, appena riconfermato alla guida dell'azienda per altri tre anni, sempre a titolo gratuito, detta la linea per il futuro del trasporto pubblico locale. L'operazione vale oltre 5 milioni. Più i soldi per acquisire l'area. A cui andrebbero però sottratti i 160mila euro di affitto pagati ogni anno per la stazione di via Lungo Sile Mattei. Mom ha già iniziato a discutere con il Comune e con Sistemi Urbani, la società controllata dalle Ferrovie.
IL TAVOLO
A breve Colladon incontrerà il sindaco Mario Conte per fare il punto. E non solo sulla super-stazione. Sul tavolo c'è anche il progetto per la riorganizzazione del sistema dei bus di Treviso. In particolare in centro storico. «L'obiettivo è rivedere le linee introducendo dei bus più piccoli capaci di muoversi agilmente anche nelle zone più difficili», rivela Colladon. Di più, per ora, non dice. Con l'ex sindaco Manildo si pensava di individuare due snodi principali all'interno del centro, oltre alla stazione, attorno ai quali far girare i bus. C'era solo il dubbio se organizzare il tutto in modo circolare, con corse concentriche attorno alla città, o longitudinale, cioè con tratte che tagliassero in due il centro. Negli ultimi mesi Mom ha lavorato su questo piano. Adesso bisogna vedere cosa ne pensa Conte. Tra i prossimi obiettivi già dichiarati c'è anche l'attivazione di corse degli autobus serali. Cioè dopo le 21. Ma solo su chiamata, quasi come un taxi. Poi c'è il discorso del deposito dei bus e delle corriere. L'azienda sta per traslocare da via Polveriera, smettendo i pagare un affitto da 180mila euro all'anno. Tutto verrà trasferito nell'area da quasi 30mila metri quadrati lungo via Castellana, oggi della Cev, l'impresa di costruzioni che ha presentato l'unica offerta arrivata in risposta al bando della società del trasporto pubblico.
L'ACQUISTO
L'acquisto dell'area da parte di Mom dovrebbe essere ufficializzato a breve. Si tratta di un'operazione da circa 6 milioni. Il nuovo deposito sorgerà dietro la caserma dei Vigili del Fuoco, proprio accanto alle officine che Mom ha comperato alla fine dell'anno scorso da Actt Servizi, versando 2,3 milioni nelle casse della controllata di Ca' Sugana (e andando a risparmiare così quasi 280mila euro di affitti all'anno). «Il deposito verrà completato nel giro di un anno o poco più annuncia Colladon poi vedremo dove verrà spostata la sede della società (oggi nella stessa area del deposito, ndr), anche in base alle indicazioni che arriveranno dal Comune». In via Polveriera il trasferimento dei bus e delle corriere dovrebbe spianare la strada alla realizzazione di un nuovo parcheggio comunale a servizio della cittadella sanitaria del Ca' Foncello. Nel frattempo si prova a stringere i tempi per la riattivazione della fermata dei treni all'altezza della vecchia stazioncina di Santi Quaranta, in modo da poterla trasformare in uno snodo del trasporto scolastico per portare circa 1.500 studenti delle superiori che si trovano fuori dalle mura direttamente verso i loro istituti, senza farli più passare per il centro storico. Colladon spera di riuscire a far tutto entro l'inizio del nuovo anno scolastico. Ma non sarà semplice.
SANTI QUARANTA
«Ne ho già parlato con il sindaco rivela il presidente in questo momento stiamo attendendo una risposta da Rfi». La società Rete ferroviaria italiana è chiamata a quantificare i costi della riattivazione della fermata dei treni. Il via libera di Trenitalia, invece, c'è già. Il progetto non prevede la riapertura dell'edificio della vecchia stazioncina. Ci sarà solo una nuova pensilina per consentire ai ragazzi di attendere i bus al riparo dalla pioggia. Dovrebbero essere una decina le navette pronte a partire dalla zona dell'Eden verso le scuole della prima periferia. Per evitare di intasare il quartiere, i mezzi sfrutteranno come punto di sosta il piazzale del mercato ortofrutticolo. Quello di Santi Quaranta andrebbe così ad aggiungersi all'hub allestito all'inizio di quest'anno alla Madonnina, zona Stiore, che permette a oltre 700 ragazzi che frequentano le scuole di viale Europa di non passare più per il centro, almeno all'andata. Ancor prima è stato attivato il servizio dei treno che permette a 1.200 studenti del campus di Lancenigo di raggiungere le scuole in treno dalla stazione di Treviso e non più con 15 bus-navetta. Fatti i conti, alla fine i tre snodi messi assieme consentiranno a oltre 3.400 studenti di arrivare nelle scuole fuori dalle mura senza più intasare il centro storico.
Mauro Favaro
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