Spaccio in città, pugno duro della questura: sette espulsi

Giovedì 12 Luglio 2018
L'OPERAZIONE
TREVISO Il controllo, la droga che spunta dalle tasche e l'aggressione nei confronti degli agenti che a fatica riescono ad avere ragione dello spacciatore e ad ammanettarlo. Un canovaccio purtroppo già visto in via Roma dove martedì sera gli agenti delle volanti hanno arrestato un 23enne di origini nigeriane, richiedente asilo attualmente senza fissa dimora, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Erano le 20.30 circa e la pattuglia stava effettuando un servizio di controllo in città. Il fine era proprio quello di verificare la presenza di eventuali spacciatori in via Roma e nella cosiddetta zona rossa del centro. Al passaggio dei lampeggianti della volante due giovani, con fare a dir poco sospetto, hanno tagliato l'angolo cercando di sottrarsi al controllo. Uno degli operatori è sceso dalla pantera e li ha raggiunti. Alla richiesta di mostrare cosa nascondessero in tasca, il 23enne, apparso visibilmente agitato, ha iniziato a spintonare l'agente e il suo collega, che nel frattempo lo aveva raggiunto. Ne è nata una violenta colluttazione con il giovane che, nel tentativo di svicolare, ha iniziato a sferrare calci e pugni a destra e a manca.
Il corpo a corpo, riferisce la polizia, è stato estenuante, e per contenere il giovane gli agenti sono rimasti feriti: uno ha riportato un'abrasione alla gamba destra, (in ospedale poche ore dopo gli verranno dati 5 giorni di prognosi), l'altro una contusione ed abrasione al braccio sinistro (stessa prognosi).
Dalle tasche del 23enne, una volta accompagnato in questura, sono spuntati 9 ovuli di marijuana per un peso complessivo di circa 15 grammi. Li aveva nascosti nelle mutande. Oltre all'arresto per resistenza e lesioni, il giovane nigeriano è stato quindi anche denunciato per possesso ai fini di spaccio di stupefacenti e per non aver voluto esibire il permesso di soggiorno. Dopo la convalida dell'arresto di ieri mattina in tribunale, in attesa della direttissima, rinviata di un paio di settimane, il 23enne è stato rimesso in libertà con obbligo di firma.
Nelle ultime ore la questura di Treviso ha inoltre proceduto all'espulsione di 7 cittadini stranieri di varia nazionalità, la maggior parte dei quali gravati di condanne per spaccio, estorsione e truffa. Destinatari del provvedimento di espulsione sono stati un cittadino ucraino, irregolare sul territorio italiano e rintracciato dagli agenti delle volanti; un cittadino albanese, destinatario nel 2017 di un rifiuto dell'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno adottato dal questore Maurizio Dalle Mura in ragione della sua pericolosità sociale; un cittadino marocchino e un cittadino tunisino, entrambi rintracciati dalla polizia ferroviaria di Treviso; due cittadine nigeriane, entrambi irregolari sul territorio italiano; un cittadino marocchino, rintracciato dal nucleo operativo dei carabinieri di Montebelluna. A differenza dei primi 4 soggetti, che hanno ricevuto un ordine di allontanamento entro 7 giorni dall'Italia, gli altri 3 sono stati direttamente accompagnati da personale della questura e dell'Arma al centro di permanenza e rimpatrio di Roma.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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