Sostenibilità ambientale: il gruppo Benetton sposa le fibre naturali

Giovedì 19 Aprile 2018
LA SVOLTA
Anche gli United Colors puntano sulla sostenibilità ambientale. Il gruppo Benetton rafforza le proprie strategie per ridurre l'impatto sull'ambiente dell'attività aziendale. Un impegno rinnovato in occasione della Giornata mondiale della Terra, in calendario il prossimo 22 aprile. La ricorrenza è stata istituita nel 1970 per sottolineare la necessità di conservare le risorse naturali del nostro pianeta ed è oggi portata avanti da migliaia di scuole, organizzazioni non governative e istituzioni locali e globali, a partire dalle Nazioni Unite: domenica prossima, alle varie iniziative collegate all'edizione 2018, si stima parteciperà oltre un miliardo di persone in 192 paesi.
LA SCELTA
Quella del gruppo di Ponzano, tuttavia, non vuole essere solo un'adesione ideale. Ecco allora che la quasi totalità delle fibre utilizzata nei capi Benetton e Sisley è ormai di origine naturale. United Colors of Benetton, poi, è nelle posizioni di vertice della classifica Detox, stilata da Greenpeace per premiare i marchi che hanno fatto importanti passi in avanti per ridurre in maniera significativa la presenza di sostante chimiche nocive nei propri processi produttivi. Inoltre l'azienda ha ridotto di oltre il 25% le emissioni di anidride carbonica legate al trasporto su strada, eliminando un camion su cinque tra quelli necessari per trasportare la sua merce in Italia ed Europa. Tra le iniziative più recenti, nel 2017 Benetton è diventato membri del Better Cotton Initiative, il più grande programma al mondo dedicato alla sostenibilità del cotone. D'ora in avanti, una percentuale crescente del cotone utilizzato per la realizzazione delle collezioni del gruppo sarà coltivata e raccolta da agricoltori formati per minimizzare l'uso di fertilizzanti e pesticidi, usare l'acqua e il suolo in modo sostenibile e attenersi a principi di equità nei rapporti di lavoro.
L'ALLEANZA
Sempre l'anno scorso, il colosso trevigiano dell'abbigliamento è anche entrato a far parte del Sac (Sustainable Apparel Coalition), l'alleanza per la produzione sostenibile cui appartengono marchi, produttori e catene di vendita della moda, delle calzature e del tessile. Di conseguenza, a partire dal 2018 inizierà a utilizzare l'Higg Index, una serie di strumenti ideati per misurare gli impatti sociali e ambientali della produzione, identificare - e in seguito eliminare - inefficienze e pratiche dannose, garantire ai consumatori trasparenza rispetto ai risultati di sostenibilità delle aziende e in generale proteggere l'ambiente e il benessere degli operai e delle comunità locali.
M.Z.
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