Sindaci e artigiani uniti: «A27 libera»

Giovedì 22 Febbraio 2018
Sindaci e artigiani uniti: «A27 libera»
IL CONVEGNO
TREVISO Sindaci, artigiani e trasportatori sono concordi: l'autostrada A27 deve essere liberalizzata da Mestre a Conegliano (calcolando che il tratto tra Mestre e Mogliano è già gratuito), passando ovviamente per Treviso. Deve diventare, insomma, una sorta di grande tangenziale della Marca. Un collegamento senza pedaggi tra la futura Pedemontana e la tangenziale di Mestre, verso l'A4.
È questo il coro che si è levato dall'incontro L'impatto della nuova strada Pedemontana sulla rete viaria del territorio andato in scena ieri sera nella sede della Confartigianato di Treviso. Ad aprire le danze è stato Ennio Piovesan, presidente del mandamento di Treviso della Confartigianato. «Si prevede che la Pedemontana venga aperta tra due anni - spiega - attorno ad essa ci sono 103 zone industriali di almeno un chilometro quadrato. Ad oggi non sono previste tutte le bretelle, le opere complementari necessarie. Per questo proponiamo la liberalizzazione dell'autostrada A27 da Mogliano fino a Conegliano. È un'azione che potrebbe risolvere molti problemi». I trasportatori si accontenterebbero anche di meno. Ma l'indirizzo è lo stesso. «Sono 30 anni che sentiamo parlare della liberalizzazione dell'A27 - evidenzia Danilo Vendrame, responsabile provinciale dei trasportatori della Confartigianato - si potrebbe iniziare riducendo i pedaggi per chi abita nei comuni della zona, magari con un sistema tipo Telepass. Come trasportatori paghiamo 7,30 euro da Treviso sud a Mogliano. Vuol dire un euro a chilometro. Alla fine lasciamo in autostrada tutto quello che guadagniamo. Cominciamo con il ridurre i pedaggi del 20 o del 30%. Poi, se ci sono ulteriori risorse, aumentiamo la percentuale. Almeno rompiamo il muro e facciamo il primo passo».
L'OBIETTIVO
Ma i Comuni stavolta puntano al bersaglio grosso. Intendono rendere completamente gratuito il tratto di A27 da Mestre a Conegliano. All'incontro di ieri c'erano diversi amministratori: Treviso con Paolo Camolei, e poi Spresiano, Villorba, Ponzano, Casier, Casale, Silea, Roncade, Morgano, San Biagio e così via. Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano, ha lanciato un vero e proprio appello agli altri primi cittadini: «Uniamo le forze per ottenere la liberalizzazione dell'autostrada. Sarebbe fondamentale in vista della Pedemontana - sottolinea - con questa, si potrebbe prendere con più calma la rincorsa alla realizzazione delle opere complementari. Potrebbero cioè arrivare in un secondo momento». Della Pietra parla in modo concreto. Non glissa davanti al nodo della contropartita economica che i municipi dovrebbero offrire al concessionario Autostrade, sempre ammesso che si arrivi a un accordo. Nessuno sembra ancora sapere quanti soldi servirebbero. Anche se il fatto che l'A27 non sia estremamente trafficata rende i sindaci ottimisti.
FRONTE COMUNE
«Noi siamo pronti a fare la nostra parte mettendoci dei soldi apre il primo cittadino di Spresiano lo stesso potrebbero fare anche gli altri comuni. Non solo quelli attraversati dall'autostrada. Il casello più vicino a noi è a Villorba. Ma il beneficio derivante dalla liberalizzazione sarebbe ben più ampio del singolo comune«z. Della Pietra fa anche due conti spicci: «Solo la tangenziale di Spresiano costerebbe 15 milioni di euro. Una montagna di soldi per un'opera che oggi non ha senso perché andrebbe solo a spostare il traffico a Visnadello. Invece di costruire strade per spostare il traffico altrove, non sarebbe mille volte meglio mettere parte di quei soldi per rendere l'autostrada A27 gratuita?». Sempre ieri ha chiesto ai sindaci di Treviso sud di entrare a far parte della task force che si sta battendo per la liberalizzazione. E questi l'hanno accolto a braccia aperte: «La liberalizzazione è necessaria - ha confermato Silvano Piazza, vicesindaco di Silea - ricordiamoci che le concessioni non sono dogmi di fede». E Miriam Giuriati (Casier): «Ma la partita dell'autostrada non va a cancellare la necessità di completare il Terraglio Est».
Mauro Favaro
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