Scuole, mancano 125 milioni per renderle tutte antisismiche

Venerdì 26 Agosto 2016
«Il 77% delle nostre scuole rispetta le norme antisismiche. Il problema più grosso riguarda gli edifici storici. In questi è difficile intervenire: costerebbe meno realizzare nuove strutture rispetto a mettere in sicurezza quelle esistenti». Il quadro è fatto da Leonardo Muraro, presidente della Provincia. Negli anni il Sant'Artemio si è impegnato a fondo per fare in modo che i 156 edifici delle scuole superiori trevigiane possano resistere a un eventuale terremoto. La percentuale degli istituti messi in sicurezza è già elevata. Ma in tema di prevenzione non ci si può accontentare. Il rovescio della medaglia dice che il 23% delle scuole è a rischio. In primis gli edifici storici che sorgono nei centri delle città. A causa dei tagli, però, la Provincia non ha più soldi per garantire gli interventi di un tempo: «Stimiamo servano circa 125 milioni di euro per rendere tutte le scuole completamente antisismiche - spiega il presidente - abbiamo effettuato un monitoraggio estremamente preciso nella parte nord della Marca, quella classificata con un rischio maggiore. Per avere un quadro preciso anche dalla parte sud, poi, servirebbero 350 mila euro».
Proprio in queste settimane, sfruttando l'ultimo periodo delle vacanze scolastiche, la Provincia sta analizzando le condizioni strutturali di 38 scuole. Sotto la lente d'ingrandimento c'è in particolare la sicurezza dei solai e dei controsoffitti. Diversi edifici sottoposti a indagine sono a Treviso: Canova, Riccati, Duca degli Abruzzi, Besta, Artistico e Fermi. Ma ci sono anche il Cerletti di Conegliano, il Maffioli e il Giorgione di Castelfranco e il Flaminio di Vittorio Veneto. «Abbiamo scelto gli edifici più vecchi - conclude Muraro - ricordo che la situazione delle nostre scuole è tra le migliori in Italia in termini di sicurezza».(((favarom)))

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