SCUOLA
TREVISO I ragazzi del Duca degli Abruzzi si mettono alla prova nelle isole della Toscana. Non si tratta di una gita o di una vacanza. Ma di alternanza scuola-lavoro. Un'esperienza formativa tra i luoghi più belli e delicati d'Italia. Qui imparano a difendere e a ripristinare l'ecosistema. Cimentandosi non solo in percorsi di valorizzazione turistica dell'area, ma anche in attività che spaziano dall'ambito della geologia a quello della biologia marina, passando per lo sviluppo di un'economia sostenibile. La scuola superiore di via Caccianiga ha appena sottoscritto una convenzione triennale ad hoc con la camera di commercio di Livorno e Grosseto e con l'ente parco dell'arcipelago toscano per l'alternanza scuola-lavoro outdoor.
LA PRESIDE
«Alcuni nostri studenti hanno già intrapreso questo percorso con risultati eccellenti», rivela la preside Antonia Piva. Nel dettaglio, è prevista una settimana di stage nell'arcipelago, anticipata da un periodo di formazione in aula. E il Duca, capofila nazionale della rete Outdoor, non si ferma qui. Il prossimo orizzonte è quello europeo. «Il progetto prevede un ulteriore step in rete europea con un centro studi di didattica ambientale». La metodologia outdoor, partita già nel 2006, prevede stage didattici integrati a carattere storico-naturalistico, con la realizzazione di prodotti da parte degli studenti, come ripristino di sentieri, rilevamenti geologici, catalogazione di biodiversità, documentazione archivistica e così via. «La sigla della convenzione di Livorno è un nuovo passo in avanti di importanza nazionale conclude Piva l'interesse è verso un modello di scuola attiva, che guardi alle modalità più avanzate di economia, come la green economy e il turismo sostenibile». Il prossimo obiettivo della rete Outdoor è la realizzazione all'isola di Capraia di un centro europeo per attività formative outdoor, in collaborazione con ente parco, camera di commercio e Comune.
M. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO I ragazzi del Duca degli Abruzzi si mettono alla prova nelle isole della Toscana. Non si tratta di una gita o di una vacanza. Ma di alternanza scuola-lavoro. Un'esperienza formativa tra i luoghi più belli e delicati d'Italia. Qui imparano a difendere e a ripristinare l'ecosistema. Cimentandosi non solo in percorsi di valorizzazione turistica dell'area, ma anche in attività che spaziano dall'ambito della geologia a quello della biologia marina, passando per lo sviluppo di un'economia sostenibile. La scuola superiore di via Caccianiga ha appena sottoscritto una convenzione triennale ad hoc con la camera di commercio di Livorno e Grosseto e con l'ente parco dell'arcipelago toscano per l'alternanza scuola-lavoro outdoor.
LA PRESIDE
«Alcuni nostri studenti hanno già intrapreso questo percorso con risultati eccellenti», rivela la preside Antonia Piva. Nel dettaglio, è prevista una settimana di stage nell'arcipelago, anticipata da un periodo di formazione in aula. E il Duca, capofila nazionale della rete Outdoor, non si ferma qui. Il prossimo orizzonte è quello europeo. «Il progetto prevede un ulteriore step in rete europea con un centro studi di didattica ambientale». La metodologia outdoor, partita già nel 2006, prevede stage didattici integrati a carattere storico-naturalistico, con la realizzazione di prodotti da parte degli studenti, come ripristino di sentieri, rilevamenti geologici, catalogazione di biodiversità, documentazione archivistica e così via. «La sigla della convenzione di Livorno è un nuovo passo in avanti di importanza nazionale conclude Piva l'interesse è verso un modello di scuola attiva, che guardi alle modalità più avanzate di economia, come la green economy e il turismo sostenibile». Il prossimo obiettivo della rete Outdoor è la realizzazione all'isola di Capraia di un centro europeo per attività formative outdoor, in collaborazione con ente parco, camera di commercio e Comune.
M. F.
