Ryanair beffarda: esplode la rabbia

Venerdì 26 Maggio 2017
Ryanair beffarda: esplode la rabbia
«Questi pensano di essere i padroni del mondo. Ma noi non ci fermeremo». Residenti in rivolta contro Ryanair. Chi abita nell'ultima fila di case prima della pista del Canova, dove i tetti vengono regolarmente spazzolati dai vortici d'aria che si scatenano al passaggio degli aerei a bassissima quota, in fase di atterraggio, non ha preso affatto bene le dichiarazioni di John Alborante sulla sentenza del tribunale di Treviso che per la prima volta ha obbligato a risarcire con 25 mila euro il proprietario di un'abitazione, Guido Favaro, per i danni alla copertura della sua casa di via Contea.
Il marketing manager di Ryanair non era infatti andato affatto per il sottile: «Se i tetti delle case si sollevano al passaggio degli aerei - aveva detto -, evidentemente c'è qualcosa di strano nei tetti. Mi verrebbe da chiedere quando sono stati fatti. E se sono nuovi forse sarebbe meglio che i proprietari tornassero da chi li ha rifatti perché li hanno fatti con il culo». Apriti cielo. «Mi indignano profondamente le parole di derisione usate dal dirigente, che considera persino bizzarro l'operato di un magistrato, oltre all'ostinatezza nel voler banalizzare ridicolizzando il problema con cui noi cittadini conviviamo subendo 50 voli al giorno sopra le nostre case spiega lo stesso Favaro . Mi rivolsi umilmente a Ryanair chiedendo il risarcimento del danno, ma non venni ascoltato. Fui costretto ad affrontare una causa lunga e costosa ma, una volta ottenuta la sentenza, mi aspettavo, altrettanto rispettosamente, il mio sacrosanto rimborso».
Invece niente. Ryanair ha subito chiesto la sospensione dell'esecutività e farà ricorso. Per ora è arrivato solo l'invito di Alborante a costruire meglio i tetti. «Gli suggerisco di accettare le sconfitte, di onorare i debiti e di non parlare male degli italiani punge Favaro e lo invito a passare qualche giorno a casa mia. Così potrà appurare di persona in che condizioni siamo costretti a vivere».
Sulla questione interviene anche il sindaco Mauro Dal Zilio: «Ryanair non può prendere in giro e offendere chi soffre mette in chiaro : chi con l'auto abbatte un segnale stradale deve risarcire il danno. Imparino a pagare per i danni che causano. Al primo cittadino, inoltre, non piace per nulla l'annuncio dell'attivazione di otto nuove rotte sul Canova.
«Vuol dire 300 voli in più? si chiede Il limite di 16.300 all'anno viene già regolarmente sforato. Abbiamo presentato un esposto al ministero a riguardo. Ma nessuno fa nulla».
Anche Gianni Marchi ha una causa aperta contro Ryanair con annessa richiesta di risarcimento. Le cose vanno a rilento, ma non ha intenzione di mollare. La copertura della sua casa, sempre in via Contea, è piena di bozzi. «Le tegole volano via e a volte finiscono per la strada spiega : fino ad ora ho speso oltre 40 mila euro per sistemarle. Lancio una sfida a Ryanair: la mia casa si è deprezzata a causa dell'aumento dei voli. Se la compagnia me la compra al reale valore di mercato, vado a vivere altrove». Marchi è preoccupato anche per la salute. Per lui l'Usl dovrebbe subito avviare uno studio epidemiologico sugli abitanti della zona. «Qui avverte i tumori e casi di Sla ormai non si contano più».

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