Rete fognaria Ca' Sugana prepara il masterplan

Lunedì 19 Novembre 2018
Rete fognaria Ca' Sugana prepara il masterplan
IL PROGETTO
TREVISO Un masterplan per le fognature. Al di là dell'ordinanza antismog, dei contributi per cambiare le caldaie o per incentivare l'acquisto di biciclette elettriche, la vera sfida che Ca' Sugana intende affrontare è rifare la rete fognaria (inesistente in centro storico) cittadina. E in questi giorni è iniziato un percorso di progettazione complesso, che vede lavorare gomito a gomito il settore Ambiente, i Lavori Pubblici e Ats. Il progetto ha avuto il via libera anche dal sindaco Mario Conte, molto sensibile all'argomento, e prevede anche l'uso di una tecnologia particolare che consente di posare nuove condutture senza sventrare la strada. Si chiama microtunneling e consiste in un macchinario in grado di scavare una mini galleria a partire da tre metri di profondità. È stato usato per la rete fognaria di Berlino e Ats, che ha mandato dei tecnici in Germania a visionarlo, l'ha portato anche nella Marca. E con questo si procederà alla realizzazione della rete dove ancora non c'è o alla sostituzione delle tubature danneggiate.
CON CRITERIO
«Il masterplan della fognature - spiega Alessandro Manera, assessore all'Ambiente - ci consentirà di programmare degli interventi secondo logica, seguendo un criterio e non in base ai cantieri che, di volta in volta, si aprono in città». Adesso il sistema è molto semplice: quando c'è da fare un intervento di qualsiasi tipo, dalla realizzazione di un marciapiede alla posa della fibra ottica, si sfrutta l'occasione anche per dare un'occhiata allo stato delle fognature. Se ci sono. Ora si comincia a pensare al contrario: «Eseguendo il masterplan, che non è altro che una grande mappatura della rete fognaria dove si andranno a individuare i punti da cui partire per creare nuovi tratti e nuovi allacciamenti, gli interventi saranno mirati e legati l'uno all'altro. La tecnologia del microtunnelling, che Ats sta iniziando a utilizzare, ci consentirà di lavorare senza sventrare le strade, ideale anche per il centro storico. È sufficiente scavare un buco largo sei metri e profondo tre, dove i tecnici potranno servirsi di una particolare macchina per scavare in orizzontale i tunnel e collocare tubature e allacciamenti».
L'IMPRESA
Un lavoro comunque mastodontico: nel territorio comunale ci sono 90 chilometri di fognatura, ne serviranno altri 160 per coprirlo tutto. Ats è pronta a investire, ma nel tempo: completare tutto il quadro richiederà anni. «Intanto partiamo dal progetto - ribatte Manera - e in questo il ruolo dei Lavori Pubblici è fondamentale. Poi inizieremo questo certosino lavoro di ricostruzione, se non di costruzione, della rete fognaria».
MATRICE ARIA
E se la «matrice acqua», come la definisce Manera, rappresenta la sfida più temeraria dell'amministrazione Conte, la «matrice aria», resta il problema più contingente. «Siamo stati fortunati, anche grazie alle condizioni climatiche in questo inverno registriamo il più basso numero di sforamenti del valore di Pm10 di sempre. E sono soddisfatto anche della nostra ordinanza antismog. Abbiamo affrontato tutti i problemi, chiesto il contributo delle categorie e ordini professionali, implementato il piano di comunicazione. Ci hanno ringraziato per aver esteso l'area franca (dove l'ordinanza non ha effetto ndr) anche alle strade di collegamento tra tangenziale e ospedale e tra tangenziale e aeroporto, prima non era così. Adesso verrà sospesa per il periodo natalizio, come sempre. A gennaio ritornerà uguale, non la modificheremo». Ma il passo in avanti è sulle caldaie, la principale fonte d'inquinamento da polveri sottili: «Abbiamo stanziato 200mila euro da destinare a incentivi alla loro sostituzione. Un bando aperto a tutti, anche alle attività commerciali, che pubblicheremo quando sarà pronto il regolamento: ci sarà da attendere ancora una ventina di giorni. In un solo anno abbiamo messo più risorse che negli ultimi cinque. È stato possibile farlo attingendo all'avanzo di bilancio. Lo riproporremo anche il prossimo anno? Penso di sì, ma lo calibreremo in base alle richieste e ai risultati ottenuti quest'anno».
Paolo Calia
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