Referendum, al voto 763 mila trevigiani

Domenica 22 Ottobre 2017
Referendum, al voto 763 mila trevigiani
IL VADEMECUM
TREVISO Un sì o un no all'autonomia per il Veneto. Oggi 763.823 trevigiani saranno chiamati ad esprimere il proprio favore oppure la propria contrarietà nel referendum consultivo promosso dalla Regione. Anche nella Marca, come ormai da anni, le elettrici superano gli aventi diritto maschi: 389.577 a 374.246. Potranno votare nelle 820 sezioni elettorali allestite in tutta la provincia, pressoché per l'intera giornata: dopo l'insediamento ieri, i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.
DOVE SI VOTA
Luoghi e modalità di votazione sono le medesime applicate anche nelle elezioni politiche o amministrative: l'elettore dovrà recarsi nella sua consueta sezione (il numero e l'indirizzo sono indicati sulla tessera elettorale). La tessera, tuttavia, non serve per votare: la si può lasciare a casa, basta un documento di riconoscimento con foto (carta d'identità, patente di guida). La certificazione dell'avvenuta votazione, infatti, non avverrà timbrando la scheda elettorale, ma rilasciando all'elettore un certificato apposito fatto predisporre dalla Regione: quello con il Leone di San Marco che il governatore Luca Zaia mostra nella foto in questa stessa pagina. All'elettore verrà consegnata la scheda (di colore azzurro: ne sono state stampate circa 4 milioni e mezzo) con su riportato il quesito.
IL QUESITO
«Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?». Per manifestare la propria volontà basterà tracciare un segno con l'apposita matita sulla rispettiva casella con il Sì o con il No. Ovviamente possono votare anche i cittadini residenti all'estero iscritti nelle liste elettorali Aire. Tutte le informazioni si possono trovare sul portale www.referendum.regione.veneto.it.
IL QUORUM
Pur trattandosi di un referendum consultivo, perché la consultazione sia valida deve essere raggiunto il quorum, ovvero deve andare a votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto. E affinché il quesito sia approvato, ovviamente, la risposta affermativa dovrà ottenere la maggioranza dei voti validi espressi. Chiuse le urne, alle 11 di sera, presidenti di seggio e scrutatori inizieranno immediatamente lo scrutinio. A gestire l'intera organizzazione della votazione, per la prima volta è stata la Regione: anche l'elaborazione dei dati sarà compito dell'Osservatorio elettorale, organo del Consiglio regionale, che pubblicherà i risultati in tempo reale sul proprio sito internet.
Mattia Zanardo
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