Rapinatori mascherati: sgominata la banda

Sabato 20 Ottobre 2018
Rapinatori mascherati: sgominata la banda
L'OPERAZIONE
TREVISO Rapinavano tabaccherie e negozi con il volto coperto con maschere di Anonymous. Per la rapina più violenta, quella messa a segno il 6 febbraio del 2017 alla tabaccheria Corona di San Stino di Livenza, i carabinieri sono riusciti a risalire agli autori ed hanno così fatto scattare quattro ordinanze di custodia cautelare. Le misure, che fanno parte dell'operazione Arancia meccanica 2 hanno riguardato Angelo Abbatasciani, 30 anni di Spinea, Michel Innocenti, 24 anni di Caselle di Altivole (Treviso), Luigi Garbin 23 anni di Bagnolo Po (Rovigo) e Carlo di Ruocco, 21enne di Marghera. Di Ruocco, già finito nell'inchiesta sulle baby gang, e Garbin si trovano in carcere da tempo per precedenti rapine. I carabinieri ritengono, anche alla luce delle varie modalità utilizzate, che il gruppo sia responsabile, a vario titolo, di sette rapine messe a segno nel giro di due anni in varie zone della provincia di Venezia (in una di queste a suo tempo era stato coinvolto anche un minore romeno).
LA VICENDA
La rapina nella frazione di La Salute di Livenza, come ha spiegato il colonnello Emanuele Spiller, aveva creato parecchio allarme tra la gente del luogo, proprio per la sua stessa modalità. Quattro persone, a bordo di una Fiat che era stata rubata poco prima a Torre di Mosto, erano arrivate poco prima della chiusura davanti al locale con il volto coperto dalle maschere. Tre di loro erano entrati dentro e, dopo aver fatto stendere a terra e chiuso il personale all'interno di un ripostiglio, sotto la minaccia di una pistola erano riusciti a prendere denaro e contanti per un valore di 5mila euro. Ad indirizzare i carabinieri della Compagnia di Portogruaro verso gli arrestati c'è anche il fatto che nell'auto poi abbandonata era stata rinvenuta una delle maschere utilizzate che sono state sottoposte ai controlli del Ris di Parma.
SALTO DI QUALITA'
Partendo da diversi elementi raccolti fin dalle prime battute, i carabinieri si sono subito indirizzati verso questo gruppo di giovani, tutti da tempo noti alle forze dell'ordine (Michele Innocenti è legato ai giostrai di Treviso). Determinante è stata, inoltre, un'intercettazione che ricostruisce il dialogo due ventenni: «Con queste rapine rischiamo per pochi euro, dobbiamo passare direttamente ai bancomat» riferendosi agli assalti agli sportelli automatici. Nonostante la loro giovane età, i componenti del gruppo hanno sempre dimostrato una notevole dose di violenza e in alcune due occasioni le vittime sono state colpite al volto anche con il calcio della pistola. Di Ruocco è accusato anche di una rapina in piazza Mercato a Marghera, mentre Garbin sarebbe responsabile di un fatto analogo a Chirignago. Entrambi, con un minore romeno per il quale il Tribunale dei minori a suo tempo ha emesso una misura cautelare, sono accusati dalla rapina al supermercato Dipiù di via Berna a Marghera e di quella tentata in via Giovannacci.
Gianpaolo Bonzio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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