Rabbia grillina «Un errore fidarci di Losappio»

Lunedì 25 Marzo 2019
IL CASO
TREVISO (mf) «Ci scusiamo con chi ci aveva avvisati di non fidarci del delfino di David Borrelli. Ormai è un fantasma politico. Non riusciamo a capire che senso abbia che continui a frequentare il consiglio comunale. E' una frequentazione eticamente abusiva». I grillini di Treviso reagiscono in modo durissimo all'addio di Domenico Losappio, nemmeno un anno fa candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, unico consigliere eletto, che sabato ha abbandonato i pentastellati passando al gruppo misto perché in disaccordo con le linee politiche seguite a livello nazionale. I grillini ipotizzano retroscena di ogni tipo: che Losappio faccia parte di una campagna acquisti del duo Borrelli/Pizzarotti, che sia stato influenzato dal Pd visto anche l'ambiente universitario e scolastico di frequentazione e così via. Intanto hanno tagliato tutti i ponti: «Losappio è da considerarsi senza una rappresentanza politica, senza contatti con parlamentari, consiglieri regionali, eurodeputati e consiglieri di altri comuni a 5 stelle, e senza una squadra che lavori sul territorio». Gli attivisti trevigiani si erano confrontati con lui mettendo sul piatto due proposte: la prima prevedeva che Losappio palesasse pubblicamente la propria contrarierà ad alcune scelte politiche del governo, come già fatto da Virginia Raggi e Filippo Nogarin, sindaci di Roma e Livorno; la seconda che si dimettesse da consigliere comunale per rispetto del lavoro fatto dalla squadra dei grillini trevigiani. Lui ha scelto una terza via: restare consigliere passando al gruppo misto. «Ha trattato il seggio come se fosse una cosa sua -dicono i pentastellati inviperiti- ha negato entrambe le soluzioni giudicandole non abbastanza tutelanti della propria immagine pubblica. Ha voltato le spalle alla squadra GrilliTreviso. Losappio considera il Movimento 5 Stelle come l'albero del male. Però si è tenuto stretto il frutto di quell'albero: la poltrona sulla quale è seduto».
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