Prof coi nervi a pezzi carabinieri a scuola

Giovedì 21 Giugno 2018
IL CASO
CASTELFRANCO Gli studenti non si sono accorti di nulla. Stavano ancora col naso sul banco, concentrati sul tema d'italiano per la prima prova dell'esame di maturità. Era mezzogiorno e nel giardino erano arrivati carabinieri e vigili urbani per scortare uno dei loro professori in ospedale, dov'è stato trasferito poco dopo in ambulanza. Il docente, 57 anni, doveva essere sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio firmato d'urgenza poche ore prima dal sindaco. Non ha fatto nulla per opporsi. Anzi. Ha capito che non poteva far altro che abbandonare la sessione d'esame, proceduta fino a quel momento senza alcun intoppo, e lasciarsi aiutare. Ora si trova ricoverato in psichiatria. L'episodio è avvenuto ieri mattina all'istituto tecnico Martini di Castelfranco.
I FARMACI
La sera prima, martedì, il professore, persona stimata e docente di valore, aveva perso il controllo. Era a casa con la moglie quando ha assunto un mix di farmaci con l'intenzione di farsi del male. L'effetto è stato contrario: è diventato aggressivo e la compagna ha deciso di chiamare subito le forze dell'ordine per riportarlo alla calma. I militari hanno chiesto l'invio dall'ospedale di un'ambulanza e il professore è stato ben presto trasferito in pronto soccorso. Il docente è stato sottoposto a una lavanda gastrica, dopo la quale si sarebbe dovuto fermare in ospedale per una serie di accertamenti. Ma così non è stato. Il 57enne ha preso armi e bagagli ed è tornato a casa.
LE MINACCE
Ieri mattina i carabinieri sono tornati nell'abitazione della coppia per chiedere se fosse tutto sotto controllo. Ma la moglie del professore, oltre a spiegare che il marito era andato al lavoro, a scuola, perchè membro della commissione d'esame, ha raccontato un altro dettaglio: ha spiegato che il marito aveva dato in escandescenze prima di recarsi a lavoro, non senza pronunciare frasi minacciose che potevano far pensare al peggio.
IL PROVVEDIMENTO
Vista la delicatezza della situazione, per garantire la sicurezza del docente, ancora destabilizzato dal punto di vista psicologico, ieri mattina le forze dell'ordine, l'amministrazione comunale e i sanitari si sono confrontati e si è attivata la macchina amministrativa per evitare che l'uomo potesse compiere gesti inconsulti. «Ho sottoscritto in mattinata un trattamento sanitario obbligatorio - spiega il sindaco Stefano Marcon- dopo averne concordato la necessità anche con i medici, a tutela della salute del ricoverando». Il principale timore era quello che l'uomo, dopo aver già abusato di farmaci, potesse nuocere non tanto agli altri, ma a sé stesso. Nella tarda mattinata di ieri l'uomo è stato chiamato all'esterno della scuola, dov'è stato invitato dagli agenti della polizia municipale e dai carabinieri a seguirlo verso l'ospedale cittadino. «Il soggetto ha seguito spontaneamente i suggerimenti delle forze dell'ordine - chiarisce Marcon -. Un ringraziamento va a tutti colori che sono intervenuti». Nessun commento dai dirigenti scolastici, dove l'operazione ne è stata gestita in modo discreto e non si è venuta a creare alcuna situazione di pericolo o tensione né per gli studenti per gli altri docenti. Ieri, infatti, la mattinata scolastica si è svolta regolarmente senza alcun intoppo.
Maria Chiara Pellizzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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