Preso il pirata: «Non ho visto il ciclista»

Martedì 17 Ottobre 2017
Preso il pirata: «Non ho visto il ciclista»
L'AMMISSIONE
TREVISO «Non me ne sono accorto». Messo di fronte alla sue responsabilità ha usato poche, semplici parole, per tentare di giustificare il suo gesto, una fuga dopo aver travolto con la sua auto un ciclista, poi finito rovinosamente a terra. Ieri il pirata della strada Ovest, neppure 24 ore dopo l'incidente che aveva provocato, è stato identificato dalla polizia locale di Treviso: si tratta di un 77enne trevigiano che è stato denunciato per omissione di soccorso e a cui ovviamente è stata ritirata la patente di guida.
L'anziano si era reso protagonista domenica, poco dopo le 12, di un incidente stradale: percorrendo viale della Repubblica, al volante della sua Matiz, ha tamponato e fatto carambolare sull'asfalto un 80enne, S.T., ex medico ora in pensione. Il malcapitato viaggiava in sella alla sua bicicletta sulla pista ciclabile tra viale Luzzatti e viale Monfenera, nella stessa direzione di marcia del veicolo ovvero verso il carcere di Santa Bona. Il 77enne, come nulla fosse, incurante dell'uomo a terra, ha tirato dritto, senza prestare soccorso all'anziano che ha riportato varie fratture ed un forte trauma cranico. L'automobilista, non nuovo ad incidenti stradali dovuti forse alla scarsa attenzione, è stato identificato grazie ad alcuni testimoni chiave che hanno indicato alla polizia locale la direzione di fuga del pirata ma un contributo fondamentale è stato fornito dalle telecamere di videosorveglianza di un negozio che si trova poco distante dal luogo dell'incidente e dagli occhi elettronici del targasystem, installati lungo viale della Repubblica. Uno strumento, quest'ultimo, sempre più importante e fondamentale per venire a capo di episodi di questo genere. Dopo aver scoperto quale fosse il numero di targa del veicolo-pirata gli agenti del comandante Maurizio Tondato sono riusciti a risalire velocemente al proprietario che ha appunto candidamente ammesso di non essersi reso conto di aver investito il ciclista.
INDAGINI SERRATE
La polizia locale si era mobilitata fin da subito per cercare di arrivare a scoprire chi fosse l'automobilista responsabile dell'incidente: alcuni testimoni avevano notato un'auto, dalla livrea grigia, procedere a zig zag verso le Stiore. Il ciclista procedeva sulla pista ciclabile quando, all'altezza del concessionario Suzuki, è stato colpito dal mezzo. L'80enne è stato speronato ed ha finito la sua corsa contro un palo. Una botta, quella procuratagli dall'incidente, molto violenta, tanto da fargli perdere i sensi. La bici era invece volata nel fossato che costeggia la strada, finendo contro il ponticello in cemento, l'accesso della concessionaria.
LA RICOSTRUZIONE
La prima persona a rendersi conto di quanto è avvenuto è stata una ragazza che era al volante di un'auto che seguiva quella del 77enne: la giovane, interrogata dagli agenti della polizia locale, ha riferito di aver visto la Matiz procedere con continue sterzate a destra e sinistra (come un'auto di Formula Uno impegnata a scaldare le gomme) e quindi colpire il ciclista. «Dopo aver rallentato per qualche secondo l'auto è ripartita - aveva detto la testimone - non ha neanche frenato ma è impossibile che il conducente non si sia accorto di nulla». Due ragazzi, sollecitati dalla ragazza e da un'amica che si trovava con lei in auto, hanno tentato pure di seguire il pirata per riuscire ad avere il numero di targa del pirata ma questi se l'era già filata. Fortunatamente le condizioni dell'80enne, dopo la grande paura di domenica, sono in leggero miglioramento: l'ex medico non rischia la vita.
Nicola Cendron

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