Piromane, l'ipotesi di un complice

Sabato 21 Luglio 2018
Piromane, l'ipotesi di un complice
L'INDAGINE
TREVISO «Sentiremo domani cosa dirà al giudice e se ci sono elementi per una chiamata in correità». Prende forma l'ombra di un complice nell'indagine sul piromane che ha seminato roghi e paura nel quartiere attorno a via Pinelli. Qui l'ultima impresa di Daniele Martorana nella notte tra mercoledì e giovedì, alle 4 del mattino circa, all'interno del cortile piazzale di un condominio al civico 51: il malvivente ha incendiato, con carta igienica, un accendino e uno spray altamente infiammabile (una bomboletta utilizzata per pulire le scarpe), gli pneumatici anteriori di una Peugeot 308 e un Nissan Qashquai. Dopo l'arresto in flagranza il 23enne ha parlato ieri, l'avvocato Benedetta Collerone, anticipando di voler rivelare al giudice la sua verità nell'interrogatorio in programma oggi.
SOSPETTI
Colto in flagrante mentre aveva appena appiccato il fuoco a due automobili parcheggiate l'una vicina all'altra nella stessa strada dove vive, ora è accusato di essere il piromane che a partire dallo scorso marzo ha mandato al rogo sei auto e una moto, tutte in sosta nelle vie vicine a dove risiede con la famiglia, in una sequenza da incendiario seriale. Ma avrebbe agito da solo? O c'è davvero un complice? O forse il piromane è pronto ad ammettere di aver appiccato altri incendi rimasti senza colpevoli? Ma allora quanti sono in tutto i raid incendiari riconducibili a lui? Nell'annunciare che il ragazzo ha intenzione di rispondere alle domande del gip GianLuigi Zulian davanti a cui comparirà stamattina per la convalida dell'arresto, l'avvocato Collerone spiega: «Sentiremo cosa ha da raccontare, se ammetterà le sue responsabilità. E se, in questo caso, spiegherà di aver agito da solo oppure se esistono elementi per una chiamata in correità».
NUOVO SCENARIO
A sorpresa fa insomma capolino l'ipotesi del complice, qualcuno che potrebbe aver agito insieme a Martorana, che lo avrebbe aiutato a preparare i fuochi con cui sono andate distrutte autovetture tutte di alto valore commerciale. Modelli recenti e costosi, arsi con inneschi rudimentali - come la carta igienica - in falò alimentati da alcol e solventi infiammabili. Una furia distruttiva che potrebbe trovare una ragione nello stato di salute mentale del 23enne con cui la famiglia si è trovata a fare i conti da tempo. Da quando cioè in quella casa si è introdotto furtivo un clandestino: la sofferenza del giovane, un nemico silenzioso e subdolo palesatosi qualche anno fa quando ha iniziato ad avere problemi psichiatrici.
I PROBLEMI
«Sintomatologie legate all'identità - spiega il suo legale - e per le quali è già stato in cura presso i servizi di neuropsichiatria. E' una persona fragile, il mondo lì fuori è forse diventato troppo per lui». A 23 anni Daniele Martorana pesa poco più di un adolescente: 45 chili scarsi, risultato di disturbi dell'alimentazione che sono stati l'ultima tappa di un travaglio interiore che gli aveva anche fatto fallire la carriera scolastica. Da bambino sarebbe stato anche preso di mira da amici e compagni e ciò lo avrebbe profondamente destabilizzato. Ma arrivato ai 17 anni, nonostante tutto sostenuto dalla forza e dalla voglia di non arrendersi della famiglia, Daniele aveva però detto di volersi rimettere sui libri. Ma gli ostacoli da superare sarebbero sempre stati altri, ad esempio il solco che giorno dopo giorno si è scavato tra sé e la realtà, tanto da isolarsi in modo quasi definitivo. «Questo - spiega l'avvocato Collerone - non è solo un caso di cronaca. Stiamo parlando della vita di una persona che, anche se avesse sbagliato, ha prima di tutto bisogno di essere capito e aiutato». Sfrontato e convinto di essere invincibile e imprendibile per gli investigatori; ma chi lo ha incrociato durante nelle fasi in cui è stato seguito da psicologi e psichiatri insinua il dubbio che con l'ultimo rogo dell'altra notte, messo a segno con lo stesso modo di fare degli attacchi precedenti, Daniele ha forse manifestato un inconsapevole desiderio di essere preso. Per diventare finalmente visibile.
Denis Barea
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