Piromane, il cerchio si stringe: un sospettato

Mercoledì 18 Luglio 2018
L'INDAGINE
TREVISO Il fantomatico piromane che ha più volte colpito negli ultimi mesi avrebbe già un nome ed un volto: ci sarebbe infatti un sospettato nelle indagini, condotte dagli investigatori della squadra mobile della Questura di Treviso (con il supporto della polizia locale), sulla lunga catena di roghi di automobili e non solo che negli ultimi due mesi hanno interessato la zona tra via Pinelli, via Cacciatori del Sile e vicolo Fratelli Bandiera. Il puzzle investigativo si sta componendo giorno dopo giorno e già nelle prossime settimane si potrebbe giungere ad una soluzione.
LA STORIA
Il primo episodio risale alla notte tra il 9 ed il 10 maggio con l'incendio di una moto e della cassetta delle lettere di un condominio. Il 30 maggio ancora fiamme con il rogo di una vecchia Fiat 500. Altro episodio il 12 maggio con una Opel distrutta e poi sabato scorso con una Citroen C3 divorata dal fuoco. Nella notte tra domenica e lunedì l'ultimo attacco, un rogo che ha devastato una Skoda Fabia. La tecnica, accertata nel corso dei sopralluoghi, è stata quasi sempre la stessa: carta igienica a fare da innesco all'incendio e benzina. I residenti vivono ormai in uno stato di grande tensione, preoccupati di essere la prossima vittima del fantomatico piromane. L'ultimo attacco dell'incendiario è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì: alle quattro del mattino alcuni boati (causati dallo scoppio degli pneumatici) risvegliano i residenti della zona. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. Questa volta, come detto, ad essere incendiata è stata una Skoda Fabia che era stata lasciata lungo via Pinelli. Il proprietario del mezzo è un 26enne che vive nella zona e ha formalizzato la denuncia del danno subito. Le indagini della squadra mobile di Treviso sarebbero a buon punto e non si esclude che già nei prossimi giorni l'autore di questa lunga serie di incendi sia denunciato, sempre che questo provvedimento sia un deterrente per mettere fine a questa lunga serie di roghi. Fondamentale è ovviamente il monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
N. C.
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