«Periferie, il governo rispetti gli impegni»

Mercoledì 15 Agosto 2018
«Periferie, il governo rispetti gli impegni»
L'INCONTRO
TREVISO I sindaci dei capoluoghi veneti sono riusciti a trovare una sintesi: il blocco dei finanziamenti per la riqualificazione delle periferie, non è piaciuto a nessuno. E ieri a Venezia, chiamati a conclave da Luigi Brugnaro, hanno formalizzato al governo la richiesta di confermare gli impegni già presi mettendosi a disposizione per trovare e una soluzione. Del resto gli investimenti previsti in Veneto sono consistenti: dal bando periferie sono stati stanziati 264,7 milioni (14 solo per Treviso) per 99 progetti, di cui 149,9 finanziati direttamente e 114,7 co-finanziati sia dal pubblico che dal privato. Mario Conte è tornato a Ca' Sugana soddisfatto. La riunione, che ha messo attorno a un tavolo esponenti di varie forze, è riuscita a non farsi risucchiare da sterili discussioni di parte. E questo ha spianato la strade verso un accordo. E non finisce qui: il prossimo passo sarà un secondo appuntamento, sempre sullo stesso argomento, ma organizzato proprio a Treviso. Si parla dei primi di settembre, con ogni probabilità lunedì tre.
IL TAVOLO
«Il giorno non è ancora ufficiale - precisa il sindaco - qualche collega deve ancora verificare esattamente gli impegni, ma di sicuro ci troveremo qui a Treviso. E ci sarà anche un rappresentante del governo con cui confrontarci e fare il punto della situazione». Conte poi sottolinea un punto su cui si discute molto: «Un concetto deve essere chiaro - dice - i soldi per le periferie sono salvi, sono stati solo spostati al 2020 per verificare la qualità di alcuni progetti presentati da alcuni comuni, soprattutto del meridione. Vogliamo però chiedere al governo di spiegarci nel dettaglio gli aspetti tecnici di questo congelamento dei fondi». Questa attesa, sottolinea il sindaco, può anche avere dei lati positivi: «Circa la metà dei nostri progetti è ancora indietro dal punto di vista progettuale, quindi un anno e mezzo di attesa, tutto sommato, non pesa. Altri comuni sono più avanti».
LE CRITICHE
Resta invece scettico il Pd: «Nessuno sa che governo ci sarà nel 2020 e se questi fondi verranno veramente confermati, cancellati o rinviati ancora - spiega Stefano Pelloni, capogruppo del Pd - e poi l'idea di puntare sull'avanzo di bilancio non convince: per Treviso parliamo, se va bene, di 1,6 milioni. E comunque sono soldi già nostri, non risorse nuove».
Paolo Calia
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