Per stimolarlo i medici hanno permesso l'ingresso in camera del suo cagnolino

Lunedì 24 Luglio 2017
Per stimolarlo i medici hanno permesso l'ingresso in camera del suo cagnolino
È già un mezzo miracolo. Sinhue Pianella si è svegliato dal coma, ma ora arriva la parte più difficile, quella delle terapie riabilitative che si spera possano portare a un completo recupero. Le notizie arrivate negli ultimi giorni da Londra lasciano però aperte le speranze, del tutto inattese vista la gravità delle lesioni riportate dal 31enne colpito con un colpo di cacciavite alla testa da un balordo lo scorso 27 aprile.
Pianella, che fino a 5 anni fa viveva a Pero di Breda di Piave, dopo diversi viaggi in giro per il mondo si era stabilito nella capitale britannica dove, lo scorso ottobre, aveva aperto un'attività artigianale specializzata nella progettazione e produzione di mobili di design, la Pianella Ltd. Assieme alla fidanzata Emily, aveva preso casa a in un quartiere a sud di Londra e quel maledetto giovedì di aprile, all'ora di pranzo, aveva raggiunto col suo cagnolino, Pinot, il parco di Dulwich.
È lì che, dopo essersi fermato per chiacchierare con una ragazza (anche lei a spasso con il suo quattro zampe), il 31enne è stato raggiunto da un 26enne in bicicletta che, di punto in bianco, gli ha piantato un punteruolo in testa facendosi così consegnare la borsa dalla donna. Da quel giorno, Sinhue è ricoverato al King's College di Londra. E dopo un lungo periodo in terapia intensiva, ha miracolosamente ripreso conoscenza: ora, seppur per brevi periodi, riesce a parlare, sia in italiano che in inglese, e a interagire con i suoi familiari. Anche al suo cucciolo, Pinot, è stato concesso di entrare in reparto in un paio di occasioni per stimolare Sinhue. Una sorta di pet-therapy che, a quanto pare, ha dato i primi riscontri. «In un primo momento le speranze erano molto deboli, ma grazie al fantastico aiuto dell'equipe medica - spiegano la sorella Jessica, mamma Angelina e la fidanzata Emily -, Sinhue ce l'ha fatta. Non è più in terapia intensiva ed è già in grado di muovere i primi passi verso il lungo percorso che lo porterà al recupero di una vita normale».Difficile dire quali margini di miglioramento vi siano e soprattutto quanto tempo servirà considerato la gravità della ferita subita dall'artigiano, il cui aggressore, è bene ricordarlo, è stato arrestato da Scotland Yard il 30 aprile. «Ha iniziato un ciclo di recupero, e già questo è un miracolo - conferma lo zio, Giampietro Bigolin -, ma la situazione ovviamente non è affatto semplice: speriamo riesca a fare presto nuovi progressi». Angelina e Jessica sono tornate a Londra in questi giorni, e proprio per ringraziare i medici del King's College, hanno avviato una raccolta fondi (tramite il sito: m.virginmoneygiving.com) a sostegno del nuovo centro di terapia intensiva dell'ospedale che ogni anno salva più di 3.600 vite.

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