Per obbligo o per trovare nuovi stimoli tre consiglieri cambiano casacca

Giovedì 26 Aprile 2018
IL CASO
TREVISO Fedelissimi alla linea o improvvisamente riallineati? In politica come in amore l'umanità si divide tra abitudinari e cuori in cerca di nuove emozioni. Stanchi di Pontida e della camicia verde? La grande casa del centrosinistra apre le braccia. Partiti lancia in resta per azzerare i privilegi della casta? Un posto al sole il Carroccio non lo nega di certo. Ma c'è anche chi resta nella stessa orbita e dopo brevi allunaggi in liste civiche ritorna nei salotti felpati quota Dem. O addirittura chi cerca di mettere in pratica, in una sola carta d'identità, l'asse (auspicata da molti) 5Stelle/Pd. Ecco infine il salto da Fratelli d'Italia, a Forza Italia. In fondo, a cambiare non è neppure tutto il nome.
DA UN PARTE ALL'ALTRA
Non sono moltissimi, ma fanno notizia i transfughi della politica cittadina. Michela Nieri, avvocato, ha resistito lontana dal Pd per poco: neppure il tempo di fondare una nuova lista civica, Futura, e il richiamo della foresta si è fatto sentire e si è riallineata con i Dem per consentire alle liste Futura e Impegno civile di saldarsi a sostegno del sindaco Manildo. Alessandro Gnocchi è un pentastellato espulso suo malgrado dal movimento. Candidato sindaco grillino nel 2013, poi approdato al gruppo Misto, ora è in pour parler per entrare in una lista pro-Conte. «Allo stato delle cose ho accettato di mettermi in lista Zaia-Gentilini, ma i nomi non sono ancora definiti quindi è solo un'ipotesi», commenta attendista. Petra de Zanet. Grintosa, estroversa, era stata eletta tra le file di Genty. Poi l'amore finì e la consigliera lasciò lo Sceriffo folgorata sulla strada di Ca' Sugana dall'allure filosofica del vicesindaco Roberto Grigoletto. Ha terminato la sua permanenza in consiglio nel gruppo Liberi con Gnocchi per poi ricandidarsi nella lista Trevisoè di Paolo Camolei, in orbita Manildo: «Devo dire che io nelle file della Lega ho dovuto sgomitare per poter lavorare, non venivo coinvolta. Quando sono entrata nel gruppo misto ho finalmente iniziato a portare avanti i progetti che mi stavano a cuore: con la giunta Manildo abbiamo lavorato molto bene su donne, giovani e contrasto al bullismo. Ora questi progetti vanno portati avanti, per questo ho deciso di entrare in una lista a sinistra». E i rapporti con gli ex? «Nulla di personale. Però non hanno mai voluto coinvolgermi davvero ».
Tra gli irrequieti della politica cittadina anche Davide Acampora: eletto con la lista civica di Zanetti - «che però si è sfaldata immediatamente dopo le elezioni», puntualizza - è poi passato in Fratelli d'Italia per parcheggiarsi nel gruppo misto, dove sta concludendo il suo mandato: «Ho iniziato da civico e concludo da civico» ribadisce. «Ero confluito in Fratelli d'Italia perchè mi pareva il luogo giusto per rappresentare anche gli elettori di destra che mi hanno votato. Però questo gruppo si è rivelato troppo romanocentrico». Il futuro sarà in Forza Italia: «Un passaggio fortemente voluto da Andrea De Checchi, con cui condivido il passato politico in Alleanza Nazionale e di cui sposo in toto il progetto sulla città».
LA SORPRESA
Infine in una delle liste a sostegno del sindaco Manildo, la Treviso Civica di Franco Rosi, compare a sorpresa Maria Angela Riva, la compagna dell'eurodeputato David Borrelli. Storica dell'arte e operatrice culturale, era entrata nell'occhio del ciclone per essere stata selezionata da una deputata del Movimento come assistente a Bruxelles nella Commissione Cultura. Il caso era stato dapprima segnalato da l'Espresso ed è poi divampato sui social. Nulla di illegale ma, per qualcuno, poco opportuno. Alla fine Maria Angela aveva rifiutato il compenso, continuando a collaborare gratuitamente. «Maria Angela è una persona di spessore. Quando ha scelto di uscire dal mondo grillino non ha voluto abbandonare la dimensione dell'impegno politico - spiega Franco Rosi - ha fatto una scelta di campo e si è avvicinata a noi. Abbiamo fatto una chiacchierata incentrata sui temi della cultura. La candidatura è nata così, in maniera molto normale. Condividiamo degli orientamenti».
Elena Filini
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