«Per la scuola è l'anno peggiore. Si partirà in un caos organizzativo

Mercoledì 31 Agosto 2016
«Per la scuola è l'anno peggiore. Si partirà in un caos organizzativo che davvero non ha precedenti». Michela Gallina, coordinatrice provinciale della Gilda insegnanti, non la pensa come la dirigente scolastica provinciale Barbara Sardella. La ripresa delle lezioni è alle porte: riunioni, consigli, assemblee. A 24 ore dal ritorno in cattedra, però, molti di loro non sanno ancora in che scuola dovranno insegnare. Parecchi sono in attesa di un trasferimento che arriverà solo nei prossimi giorni: intanto iniziano in un istituto, poi verranno spostati in un altro. Altri devono ancora finire il concorso e, con ogni probabilità, vedranno slittare l'immissione in ruolo di un anno. E poi ci sono i docenti che hanno presentato ricorso lamentando di essere stati trasferiti dal «cervellone» del ministero in scuole «sbagliate» rispetto alla loro posizione in graduatoria. Senza contare le chiamate dirette dei prèsidi dagli elenchi degli ambiti e la definizione dei supplenti. Insomma, una matassa quanto mai intricata che bisogna sbrogliare il prima possibile. Il quadro fatto dalla Gilda degli insegnanti è tutt'altro che roseo. «Ci sono una serie di ritardi. Non manca che un giorno all'entrata in servizio dei docenti. E chi arriva da altre regioni non sa ancora dove deve andare - fa il punto Gallina - impossibile organizzarsi in queste condizioni: stiamo parlando anche di persone non più giovanissime, spesso con figli piccoli, che devono trovarsi un alloggio e che non sa cosa fare. Chi poi ha chiesto l'assegnazione provvisoria (trasferimento di un anno, ndr) deve intanto prendere servizio nella scuola dello scorso anno. Poi, quando arriverà l'okay, interromperà il lavoro per spostarsi in un altro istituto». Non va meglio sui fronti delle nuove immissioni in ruolo e dei trasferimenti. «Non tutti finiranno il concorso in tempo - rivela la coordinatrice della Gilda - mentre l'algoritmo del ministero ha fatto diversi errori. Chi ha chiesto la conciliazione si vedrà avanzare solo una proposta alternativa: prendere o lasciare. Questo darà spazio ad altri ricorsi». Ieri l'ufficio scolastico provinciale ha sfornato un avviso per informare gli insegnanti nelle diverse posizioni e mettere un pò di ordine. Non è semplice: «Ci saranno degli assestamenti - ha già chiarito la dirigente Barbara Sardella - ma contiamo di risolvere tutto nel giro di pochi giorni». Il 12 settembre risuonerà la prima campanella dell'anno per 113.830 studenti trevigiani. «All'inizio si ritroveranno senza alcuni professori e con continui cambi - conclude Gallina - ma è anche una questione di rispetto: gli insegnanti non possono essere sempre trattati come pedine da spostare dove serve all'ultimo minuto».

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