Pelloni: «La sconfitta? Dovevamo comunicare meglio»

Mercoledì 13 Giugno 2018
Pelloni: «La sconfitta? Dovevamo comunicare meglio»
L'INTERVISTA
TREVISO Nella disfatta del centrodestra lui è il consigliere più votato nel Pd. Stefano Pelloni, deluso dalla bocciatura dell'amministrazione Manildo, si gode però le sue 357 preferenze.
«Ho preso gli stessi voti di cinque anni fa con il Pd che, onestamente, è andato peggio e prende circa l'otto per cento in meno. Il tutto in un quartiere difficile per il centrosinistra come San Zeno. Questo per me è però una grande responsabilità. Dall'altro lato sono contento nonostante tutto per il Partito Democratico. Dai risultati ottenuti (le oltre trecento preferenze per Liana Manfio e Roberto Grigoletto ndr) si evince che i suoi amministratori in questi anni hanno fatto un ottimo lavoro».
Mettere quasi da parte il Pd per puntare sul civismo è stato un errore?
« Non è che sia stato un errore dal punto di vista umano. Nelle civiche c'erano persone straordinarie, che hanno dato una grande carica. Però, forse, allontanare il Partito Democratico dall'immagine dell'amministrazione, non è stata una scelta che ha pagato. È' una constatazione, non una critica a chi ha organizzato la campagna elettorale».
Perché è contento del risultato del Pd?
«Il Partito Democratico che in città esiste. Ha vissuto un po' di difficoltà, ma elegge un numero importante di consiglieri. Che poi, considerando Vito Benvenuti eletto con la lista del sindaco ma tesserato del Pd, è lo stesso numero di consiglieri del 2008, quando eravamo opposizione ma con un consiglio di 40 elementi mentre ora è di 32».
Il gruppo attuale le piace?
«Sì. È formato da persone esperte, brave e molto apprezzate sul territorio».
La vostra opposizione su cosa si baserà?
«Le premesse date da Mario in questi due giorni di sindaco in pectore, non sono le migliori. Smantellare le Ztl è una scelta delirante. La prospettiva delle città europee è di stare senza auto in centro storico, non di portarne ancora nelle piazze già chiuse. È una scelta completamente sbagliata a cui ci opporremo. Poi è sbagliato voler smantellare il piano parcheggi che ci ha salvato dai problemi legati al contenzioso sul park non fatto in piazza Vittoria».
La Lega ha però tanto altro nel suo programma.
»Riteniamo che tante loro promesse fatte alla pancia degli elettori siano difficilmente realizzabili. Le vogliamo smascherare».
Perchè è arrivata questa sconfitta?
«Il gradimento di Giovanni Manildo e della sua amministrazione c'è. E questa è una cosa che leggo nell'opinione di tanti che però poi hanno votato contro. Penso che il voto sia stata influenzato da una dinamica nazionale in cui da un lato c'è un Salvini molto forte, dall'altro il Pd in grossa difficoltà anche per scelte sbagliate della leadership nazionale che noi, onestamente, contestiamo. O che almeno io ho contestato».
Altro?
«Poi è chiaro che forse, su alcune cose, non abbiamo comunicato adeguatamente quanto fatto. E questo l'abbiamo pagato. Abbiamo considerato che fosse più importante fare, trascurando l'importanza della comunicazione alla cittadinanza. Non è solo una questione di marketing, ma di far sentire il cittadino coinvolto nelle scelte dell'amministrazione».
P. Cal.
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