Pazienti in pulmino dal Friuli per curarsi al Ca' Foncello

Sabato 21 Aprile 2018
SANITA'
TREVISO Hanno noleggiato un pulmino per venirsi a curare in blocco nell'ospedale di Treviso. È questa la strada scelta da dieci pazienti residenti in Friuli colpiti da immunodeficienza, malattia che aumenta la predisposizione a infezioni anche da germi che normalmente non sarebbero pericolosi. Abitano tra Udine e Gorizia. E sono pronti a macinare oltre 250 chilometri, tra andata e ritorno, pur di far riferimento al centro di eccellenza del Ca' Foncello per la cura delle malattie rare del sistema immunitario, all'interno della Prima Medicina, diretto da Carlo Agostini.
Ieri si sono sottoposti alla prima visita. E d'ora in poi torneranno a Treviso ogni tre o sei mesi, o anche più spesso se necessario, per tenere la malattia sotto controllo attraverso specifici accertamenti. Possibile che non ci sia un servizio più vicino? Questo è il problema di fondo che ha spinto il gruppo nella Marca. «Il servizio c'era a Udine spiega Andrea Gressani, 38 anni, uno dei dieci pazienti che affronteranno la trasferta, vicepresidente nazionale dell'associazione immunodeficienze primitive ma poi la Regione ha spostato tutto nell'unità di Reumatologia, che non è competente per chi ha problemi come i nostri. L'immunologo che avevamo lì è stato messo nelle condizioni di non operare più. Adesso fa solamente il medico generico. Noi, però, dobbiamo avere un riferimento con una rilevante esperienza specialistica. E così siamo stati costretti ad andare altrove. Abbiamo scelto Treviso perché è il centro più vicino e, soprattutto, quello che ci ha sempre accolti con la massima disponibilità».
Ecco come è nata la scelta di puntare al Ca' Foncello. I pazienti hanno incontrato Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. «Ci ha subito dato una grande disponibilità», dicono. Così si sono organizzati e in collaborazione con la stessa associazione immunodeficienze primitive hanno noleggiato il pulmino per la trasferta. «La scelta del gruppo friulano conferma che la Prima Medicina del Ca' Foncello rappresenta uno dei principali riferimenti per la presa in carico di pazienti con malattia rara immunologica», sottolineano dall'Usl. Il gruppo friulano è arrivato in blocco. Ma praticamente ogni giorno arrivano pazienti da altre regioni. «A Treviso vengono seguiti pazienti provenienti da ogni parte d'Italia conferma Carlo Agostini, direttore della Prima Medicina tra le patologie che seguiamo, oltre alle immunodeficienze primitive ci sono le vasculiti, le malattie autoimmuni, le patologie autoinfiammatorie, la sarcoidosi, la fibrosi polmonare e le malattie allergiche nella loro completezza».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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