SICUREZZA
TREVISO C'è stato il controllo, ma non l'impressione di una sfilata blindata. Tutti gli accessi del Put interno, da porta Manzoni scorrendo fino a città Giardino erano state messe in sicurezza posizionando un auto della polizia urbana di traverso. Poi i corridoi presidiati dai volontari della protezione civile e anche il nuovo tracciato, nato dall'esigenza di deviare rispetto a Piazza Duomo, interessata dai lavori, si è rivelato funzionale. Il palco, posto su fronte opposto rispetto al monumento ai Caduti, ha lasciato spazio ai carri e ai gruppi coreografici nella parte più ampia della piazza. Le autoambulanze e il presidio dei volontari erano invece stati collocati in prossimità del Riccati. Grazie al lavoro dei professionisti e dei volontari della sicurezza tutto si è svolto nel migliore dei modi. A parte qualche contestazione per l'uso improprio del monumento appena restaurato, scambiato per tribuna da stadio. A poco sono valse le raccomandazioni dei vigili e i divieti indirizzati dallo speaker a supporter o famigliari dei gruppi in sfilata. Oggi, alla luce del sole, si potrà fare una verifica se non vi siano stati danni. Anche Contarina ha ottimizzato i tempi ripulendo la città in meno di due ore. Alle 19 la città era già aperta. Nelle strade e nelle piazze si è festeggiato con misura. Il protocollo adottato includeva infatti il divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e di ogni altra bevanda contenuta in bottiglie o recipienti di vetro e lattine. Molte, forse troppe le serrande abbassate per il martedì grasso. Le sfilate attirano soprattutto persone dalla provincia, che per la maggior parte di sono rifugiate nel post sfilata da Coin o al Benetton Store di piazza Indipendenza. «Da un primo controllo - ha in serata affermato il vicesindaco Roberto Grigoletto - è andato tutto molto bene. Tutte le procedure messe in atto hanno dimostrato di funzionare».
El.Fi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO C'è stato il controllo, ma non l'impressione di una sfilata blindata. Tutti gli accessi del Put interno, da porta Manzoni scorrendo fino a città Giardino erano state messe in sicurezza posizionando un auto della polizia urbana di traverso. Poi i corridoi presidiati dai volontari della protezione civile e anche il nuovo tracciato, nato dall'esigenza di deviare rispetto a Piazza Duomo, interessata dai lavori, si è rivelato funzionale. Il palco, posto su fronte opposto rispetto al monumento ai Caduti, ha lasciato spazio ai carri e ai gruppi coreografici nella parte più ampia della piazza. Le autoambulanze e il presidio dei volontari erano invece stati collocati in prossimità del Riccati. Grazie al lavoro dei professionisti e dei volontari della sicurezza tutto si è svolto nel migliore dei modi. A parte qualche contestazione per l'uso improprio del monumento appena restaurato, scambiato per tribuna da stadio. A poco sono valse le raccomandazioni dei vigili e i divieti indirizzati dallo speaker a supporter o famigliari dei gruppi in sfilata. Oggi, alla luce del sole, si potrà fare una verifica se non vi siano stati danni. Anche Contarina ha ottimizzato i tempi ripulendo la città in meno di due ore. Alle 19 la città era già aperta. Nelle strade e nelle piazze si è festeggiato con misura. Il protocollo adottato includeva infatti il divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e di ogni altra bevanda contenuta in bottiglie o recipienti di vetro e lattine. Molte, forse troppe le serrande abbassate per il martedì grasso. Le sfilate attirano soprattutto persone dalla provincia, che per la maggior parte di sono rifugiate nel post sfilata da Coin o al Benetton Store di piazza Indipendenza. «Da un primo controllo - ha in serata affermato il vicesindaco Roberto Grigoletto - è andato tutto molto bene. Tutte le procedure messe in atto hanno dimostrato di funzionare».
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