PAESE
Postioma è in lutto. La notizia della morte di Thomas Morandin, di

Martedì 26 Settembre 2017
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Postioma è in lutto. La notizia della morte di Thomas Morandin, di soli 20 anni, ha gettato nel dolore la famiglia che vive in via Montagnera, dietro al supermercato Crai. La casa sorge poco distante dall'incrocio con quella stessa strada Feltrina che arriva fino a Pederobba, dove nella notte tra domenica e lunedì il ragazzo ha perso la vita in un terribile incidente stradale. I genitori di Thomas non riescono a darsi pace. Il padre, Bertillo, è muratore. Conosciuto da tutti in paese.
IL LAVORO
Dopo qualche anno passato come dipendente, si è messo in proprio aprendo un'impresa edile. Thomas lavorava con lui. Erano assieme 24 ore al giorno. Dopo aver frequentato elementari e medie a Postioma, il ragazzo si è diplomato ragioniere nell'istituto tecnico di Montebelluna. Ma ha ben presto lasciato la scrivania per seguire le orme del padre nell'impresa di costruzioni. Gli amici, sconvolti dal dolore, lo ricordano come una persona sempre disponibile, anche se piuttosto riservata. Non gli piaceva troppo essere al centro dell'attenzione. Non era nemmeno iscritto a Facebook. Cosa ormai assai rara tra i ragazzi di vent'anni. Ma non era un tipo isolato. Tutt'altro. Gli piaceva coltivare le amicizie in modo diretto.
IL RITORNO A CASA
Aveva la fidanzata. Domenica notte, stando a quanto raccontano alcuni amici, guidava sulle Feltrina proprio perché stava rientrando a casa dopo una serata passata assieme a lei. La ragazza adesso è chiusa nel proprio dolore. Come tutta la famiglia di Thomas: i genitori, la sorella e i due fratelli Simone e Devis, che a sua volta lavora nell'impresa edile. «Lasciateci nel nostro dolore», ripete la zia del 20enne affacciandosi alla porta di casa. Ieri il piazzale dove via Montagnera termina in un vicolo cieco si è riempito di auto. Una fila di amici e conoscenti hanno voluto far sentire di persona la propria vicinanza alla famiglia, che abita da anni a Postioma ma che è originaria di Merlengo di Ponzano, dove vivono diversi parenti. Nel pomeriggio uno dei due fratelli è uscito di casa per cercare di smaltire la rabbia per una morte ingiusta. Nessuno trova delle spiegazioni per quanto accaduto. E anche la dinamica dell'incidente è ancora poco chiara: «Non sappiamo niente dicono dalla famiglia è ancora tutto sotto sequestro e non abbiamo idea di cosa possa essere successo». Quel che è certo è che Thomas non era un ragazzo spericolato. Aveva i piedi ben piantati per terra. Lo confermano tutti.
IL RICORDO
«Il padre è un grande lavoratore che ha dato tutto per i figli racconta un'amica e li ha cresciuti con questa educazione: riservati, ma sempre pronti a impegnarsi in azioni concrete e a dare una mano». «Bertillo qui lo conoscono tutti aggiunge un vicino di casa è sempre al lavoro, non sta mai fermo. Da dipendente è riuscito a fare il salto mettendosi in proprio. Ha una grande determinazione, che era riuscito a trasmettere anche a Thomas. Tutte cose che sono svanite in un attimo lungo la Feltrina.
Mauro Favaro
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