Paese Cava Canzian «Via l'amianto in sei mesi»

Domenica 13 Agosto 2017
PAESE (M.f.) I rifiuti contenenti amianto devono sparire dalla cava Canzian. Il sindaco Francesco Pietrobon ha firmato un'ordinanza che obbliga la Cosmo Ambiente di Noale, proprietaria del materiale stoccato nel sito estrattivo, arrivato in via Vecelli sulla base di un accordo con i titolari della cava, in primis a presentare entro settembre un programma di smaltimento, da far valutare anche dall'Arpav, e poi a rimuovere i rifiuti nell'arco di sei mesi. Se non lo farà, procederà il Comune, facendo pagare il costo dell'intervento alla stessa società. I rifiuti sono racchiusi in tre cumuli, circa 5mila metri cubi, dove il Corpo forestale ha rinvenuto tracce di amianto. Per ora sono sotto sequestro. «Ogni azione scrive Pietrobon rimane subordinata all'autorizzazione dell'autorità giudiziaria». L'avvio del procedimento che ha portato all'ordinanza è iniziato un anno fa. Dopo 4 diffide inoltrate dalla Regione, ora è arrivata la firma del sindaco. Un passo decisivo chiesto da Andrea Zanoni, consigliere regionale Pd. Non è un atto da poco. La Cosmo, infatti, fa parte dell'accordo siglato in luglio tra il Comune, la Canzian e la Sabbia del Brenta. Questo, in sostanza, prevede la trasformazione di 80mila metri quadrati della cava Canzian, dove oggi ci sono i rifiuti, in zona industriale. In tutto ciò la Cosmo gioca il ruolo di utilizzatrice. Cioè avvierà delle attività nella futura area artigianale. Il centrosinistra teme l'allestimento di un centro per il trattamento rifiuti. Dalla maggioranza, invece, si parla al massimo di un impianto per la produzione di manufatti in cemento. Cosa c'entra la cava Sabbia del Brenta? Coi soldi che entreranno dalla trasformazione in zona indistriale della Canzian, il Comune acquisirà la cava tra Paese e Castagnole per trasformarla in un parco pubblico. Ma prima bisogna far sparire quei rifiuti da Padernello.

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