Organi in 3D per aiutare i chirurghi SolidWorld investe 5 milioni di euro

Domenica 4 Aprile 2021
Organi in 3D per aiutare i chirurghi SolidWorld investe 5 milioni di euro
LA NOVITÀ
TREVISO Dopo aver progettato e stampato in 3D dispositivi di protezione per i medici durante il picco di pandemia della scorsa primavera, ora sta lavorando alla creazione di modelli di organi, partendo dagli esami diagnostici, per assistere i chirurghi nelle operazioni. Un progetto su cui il gruppo trevigiano SolidWorld ha investito cinque milioni di euro. «Abbiamo creato a Firenze un team di ingegneri specializzati che collaborano con le università di Pisa e Firenze, particolarmente all'avanguardia nella cosiddetta chirurgia assistita da computer - spiega il presidente Roberto Rizzo - grazie ad una tecnologia unica in Italia, la Digital Anatomy Printer di Stratasys, una stampante che imita non solo l'aspetto, ma anche la consistenza degli organi umani, stiamo già collaborando attivamente con alcuni ospedali per la preparazione dei chirurghi a interventi particolarmente difficili».
LA STRUTTURA
Specializzato in progettazione digitale tridimensionale, SolidWorld Group riunisce dieci società che operano in modo integrato, con varie tecnologie innovative: software di modellazione, sistemi di scannerizzazione e ricostruzione virtuale, stampanti 3D. «Quello che facciamo è soprattutto assistere le aziende nel loro processo di innovazione, adattare il software a specifiche esigenze, intervenire nella strutturazione dell'intero processo produttivo, realizzare prototipi o piccoli lotti con stampa 3D», sottolinea l'ingegnere e imprenditore trevigiano. Il biomedicale è solo uno dei campi di applicazione: il gruppo conta circa ottomila clienti in tutta Italia, dalle industrie del settore automobilistico e aeronautico, a quelle della meccanica o dello sportsystem, ma anche piccoli studi di ingegneria, aziende orafe o case di moda.
I NUMERI
Nonostante l'emergenza Covid, l'attività ha subito solo minimi rallentamenti: il bilancio 2020 si è chiuso con un fatturato di 47 milioni di euro, in sostanziale tenuta (meno 4%) rispetto al precedente. «Le aziende italiane sanno quanto l'innovazione sia importante e vada potenziata proprio nei momenti difficili - conferma il presidente - anche nei mesi di lockdown totale, nel momento di maggiore incertezza, abbiamo avuto solo un leggero calo del lavoro, ci siamo limitati a trasferire da remoto le attività che facevamo in presenza. Home design, aerospaziale, biomedicale e meccatronica sono i settori che hanno maggiormente tenuto in termini di continuità di investimenti, mentre l'automotive è il settore che ha sofferto di più». A Treviso hanno sede sia il quartier generale, con l'azienda madre focalizzata sulla modellazione tridimesionale, sia una fabbrica digitale a Ponzano - Tecnologia&Design - che realizza prototipi con diverse tipologie di stampanti 3D. Conta 161 dipendenti (oltre 220 i collaboratori totali), per il 42% ingegneri o periti specializzati. Pure Rizzo concorda sulla difficoltà di trovare tecnici di questo tipo, nonostante la forte richiesta del settore. Non a caso, SolidWorld collabora con ben 22 università e duecento istituti superiori per formare queste figure professionali. Tra le ultime iniziative, un corso, avviato con l'ateneo di Modena e Reggio Emilia, per preparare gli ingegneri ambientali sulla progettazione green, una delle frontiere con maggiori potenzialità di sviluppo.
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA