Nuovo elicottero al 118: rianimazione in volo

Mercoledì 21 Novembre 2018
Nuovo elicottero al 118: rianimazione in volo
SANITA'
TREVISO Un nuovo elicottero, più grande e più potente, che può volare di notte e che consente ai medici e agli operatori dell'emergenza di effettuare le manovre di rianimazione dei pazienti in pericolo di vita anche in quota, con più personale sanitario a bordo. Il Suem 118 di Treviso fa un altro, importante passo in avanti. Leone 1 - questo il nome con cui gli addetti ai lavori chiamano l'elisoccorso - è cresciuto. Sulla piattaforma dell'eliporto del Ca' Foncello, la seconda in Italia per le attrezzature, appena realizzata a ridosso della tangenziale, si staglia la livrea del nuovo elicottero Augusta Westland Aw169. Si tratta di un mezzo altamente tecnologico. Più potente del suo predecessore, l'Aw109s.
IL RODAGGIO
Attualmente il nuovo elisoccorso lavora in modo sperimentale. Entrerà stabilmente in servizio a Treviso tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre, quando il personale sanitario che interviene nei casi di emergenza avrà ultimato l'addestramento per poterlo usare nel migliore dei modi. «Il nuovo elicottero è più grande e molto più potente rispetto al modello precedente fa il punto Paolo Rosi, direttore del Suem118 ha tutte le carte in regola per effettuare anche voli notturni e consente di operare in quota con una persona in più a bordo. Attualmente è in corso l'addestramento del personale. Verrà concluso nel giro di una quindicina di giorni».
IN VOLO COL BUIO
La possibilità di volare di notte è legata a via libera della Regione. A Venezia stanno definendo tutti i passaggi. L'autorizzazione definitiva per i voli notturni dovrebbe arrivare con l'inizio del nuovo anno. L'eliporto a ridosso della tangenziale, realizzato secondo le indicazioni dell'Enac nell'ambito dei lavori della cittadella sanitaria, è entrato in funzione all'inizio del mese. Dopo 27 anni di onorato servizio, la vecchia elisuperficie vicina alla chiesetta è stata dismessa per far posto ai cantieri dedicati alla costruzione del monoblocco, cuore pulsante della futura cittadella sanitaria, che conterrà 600 posti letto ad alta intensità di cura e tutto il settore operatorio.
ALTA TECNOLOGIA
La nuova casa di Leone1 è più che mai all'avanguardia: oltre all'hangar, c'è una pista di rullaggio e una serie di altri servizi logistici annessi. Ecco perché adesso si parla di eliporto e non più di elisuperficie. Sorge più distante dal pronto soccorso, rispetto a prima. Ma le ambulanze non dovranno fare giri in mezzo al traffico: i pazienti verranno trasferiti attraverso la viabilità interna dell'ospedale. I sottopassi necessari per evitare incroci sono già stati realizzati: il collegamento con l'area delle urgenze del Ca' Foncello è immediato e diretto. «I tempi di trasferimento dei pazienti saranno in linea con quelli precedenti», assicurano i tecnici dell'Usl della Marca. A breve verrà inaugurata anche la nuova centrale del Suem, sempre verso la tangenziale. L'anno scorso l'elisoccorso di Treviso ha registrato 546 movimenti. E da gennaio a ottobre di quest'anno se ne sono già contati 459 (+6,7 per cento). Nel 2017, gli interventi propriamente di soccorso sono stati 388 (72 per cento): 254 per eventi traumatici (65 per cento) e 134 (35 per cento) non traumatici. I voli sono stati 142 per incidenti stradali (22 su autostrada), 45 per incidenti sul lavoro, 31 per incidenti domestici, 33 per incidenti sportivi. Gli interventi hanno riguardato soprattutto la Marca (265), ma anche le province di Venezia (76, di cui 50 sul litorale), Belluno (9), Padova (14), Vicenza (22), Pordenone (2). Di questi, 47 sono avvenuti in area montana, tra cui 19 per incidenti con il parapendio o il deltaplano.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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