«Non sono riuscito a salvare Ale»

Mercoledì 6 Febbraio 2019
«Non sono riuscito a salvare Ale»
CASTELFRANCO
E' indagato con l'ipotesi di reato di omicidio stradale il conducente del Tir che lunedì pomeriggio è piombato su due operai di Veneto Strade che stavano intervenendo lungo la provinciale Strada del Santo nel tratto che unisce Castelfranco a Resana travolgendo e uccidendo Alessandro Farronato, 47enne originario di Casoni di Mussolente in provincia di Vicenza. «Ho visto il camion avvicinarsi e ho provato a urlare per richiamare l'attenzione di Alessandro ma non sono riuscito ad avvisarlo in tempo» ha detto il collega 50enne della vittima.
LE INDAGINI
Ora saranno la indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesca Torri e condotte dalla Polizia Locale, a dover chiarire la causa e l'esatta dinamica della tragedia di cui l'unico testimone oculare è il collega 50enne della vittima. Stando alla sua ricostruzione il Tir avrebbe centrato in pieno Farronato trascinandolo per circa 60 metri prima di andare a finire la sua corsa contro il furgone di Veneto Strade. La Polizia Locale ha provveduto a prendere in consegna il cronotachigrafo del camion, che sarà esaminato nei prossimi giorni. L'autista, V.D. 40enne di Ravenna, è stato sottoposto anche al test per verificare se al momento dell'incidente fosse al volante in stato di alterazione causata dall'assunzione di alcol o stupefacenti. Al momento pare venga scartata l'ipotesi della guida in stato di ebbrezza ma per l'esito definitivo bisognerà attendere il risultato dei test che saranno svolti presso l'istituto di Medicina Forense di Mestre. Esami tossicologici che sono stati condotti anche sul 47enne, la cui salma è stata riconosciuta ieri pomeriggio dai familiari.
LA DINAMICA
Secondo una prima ricostruzione Farronato e il collega erano intervenuti sulla Strada del Santo per la rimozione del paraurti di una automobile rimasto in mezzo alla carreggiata. Arrivati sul posto i due operai avrebbero iniziato a posizionare i cartelli che segnalano i lavori in corso ma proprio mentre il 47enne stava finendo di disporre la segnaletica è arrivato il Tir. Il mezzo pesante viaggiava sulla corsia di destra e non avrebbe interrotto la sua corsa, investendo in pieno prima qualche cartello e poi l'addetto di Veneto Strade, per andare infine a sbattere violentemente contro il furgoncino da lavoro dei due operai. Dopo l'impatto si è alzato del fumo, tutto intorno c'erano pezzi di lamiera e plastica e sull'asfalto tracce di olio del motore e sangue. Come è stato possibile che l'autista Tir non sia sia accorto di Farronato? Gli inquirenti sono al lavoro per valutare anche come fossero stati disposti i cartelli. Per verificare le procedure seguite dai due operai è al lavoro anche lo Spisal, intervenuto sul luogo dell'incidente su segnalazione del 118. Sulla carreggiata, stando ai primi rilevi della Polizia Locale, sarebbero visibili delle tracce che potrebbero essere riconducibili ad un tentativo di frenata - tardiva- del tir. Restano tanti gli elementi che dovranno essere presi in considerazione nel corso delle indagini, a partire soprattutto dalle condizioni fisiche del conducente del mezzo che ha investito il 47enne e la velocità del bisonte della strada, che ha trascinato Farronato per almeno 60 metri. «Resta un grande dolore - commenta il sindaco Stefano Marcon ieri giunto nel luogo dell'incidente - tragedie come questa sono senza un perché».
Denis Barea
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