TREVISO - (P. Cal.) Al sindaco Giovanni Manildo non sono mai piaciuti. Alle ultime adunate degli alpini gli hanno fatto una pessima impressione. Però sono caratteristici e fanno folklore. Ma a Treviso i tradizionale trabiccoli, sorta di mini-carri mascherati, mezzi a motore in genere di piccole dimensioni trasformanti in qualunque cosa come grandi cappelli ambulanti, non ci saranno. Manildo, d'accordo con l'Ana, ha annunciato un'ordinanza ad hoc che verrà pubblicata a ridosso dell'adunata trevigiana. «Sarà un'adunata all'insegna della sicurezza, dell'ordine e della chiarezza - annuncia il sindaco - la macchina comunale sta lavorando a pieno ritmo affinché tutto sia pronto in vista dell'arrivo delle penne nere. Un arrivo che, ci tengo a sottolineare, avverrà nel pieno del rispetto delle norme. Per questo ho già chiesto al referente della polizia locale di elaborare il testo di un'ordinanza che istituisce il divieto assoluto di introdurre sul territorio comunale macchine o strumenti attinenti all'Adunata degli alpini che non siano espressamente autorizzati dalle competenti autorità». La decisione non piacerà a tutti. Adesso il primo a manifestare il proprio disappunto è Davide Acampora (Fratelli d'Italia): «Io non sono un alpino ma un semplice spettatore e penso che anche i trabicoi facciano parte della goliardia che sta alla base dello spirito dell'adunata. L'adunata degli alpini deve conservare il folklore che la contraddistingue senza pretese di cambiamento con ordinanze stile Panevin alto un metro e mezzo».
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