LA STORIA
TREVISO Nel salotto di Boba la luce filtra dalle tende immacolate. Le orchidee sono bianche, così come i divani enormi. Alla parete un Guttuso ritrae il campione. Il total white è la cifra per raccontare la serenità di questo luogo nel cuore della città, che nelle sere d'autunno si anima di amici, imprenditori, magistrati, vip. «Ma è tutto molto easy. Adriano cucina e io, se me lo concede, ballo. A volte, sui tavoli». La donna che ci apre il suo salotto indossa un paio di jeans e un blazer: è franca, ironica, illuminata dall'amore. Anna Boba Bonamigo, l'avvocatessa socialitè, ha messo la testa a partito. Da tre anni lei e Adriano Panatta si sono scelti e stanno insieme. E il tennista ha deciso di venire a vivere a Treviso. «Credo di avergli regalato la normalità» spiega.
Vi conoscete da anni, ma quando siete diventati una coppia stabile?
«Circa tre anni fa. Adri mi ricorda che il primo incontro è avvenuto vent'anni fa a Capri. Poi ci siamo incrociati qualche volta a Cortina e infine a Roma. Lì si è acceso qualcosa in entrambi».
Cosa le piace di più in Panatta?
«É un uomo solido. Un punto di riferimento. Lui c'è sempre e mi infonde un grandissimo equilibrio. Io invece penso di aver reso la sua vita più frizzante. Adriano è molto composto, a me piace ballare, cantare. Ci completiamo».
Come è avvenuta la scelta di vivere a Treviso?
«Abbiamo fatto varie riflessioni, io sarei stata anche disposta a trasferirmi. Però credo che lui abbia capito il legame radicale che ho con la mia città e la mia famiglia».
E il cuore della vostra mondanità è questo salotto.
«Sì, ci piace pazzamente ricevere gli amici, stare insieme e cucinare. Adriano è un asso ai fornelli. Ormai è il beniamino dei venditori di ortofrutta in San Parisio e della macelleria Stecca, con cui ha un autentico feeling».
Chi frequenta le vostre cene?
«Uno dei nostri ospiti preferiti è Carlo Nordio. Con lui stiamo molto bene. E per lui Adriano cucina espressamente il pollo alla cacciatora. Ma poi ci vediamo con gli Zoppas e i De' Longhi, i suoi amici golfisti».
Politicamente però siete su fronti opposti. Panatta assessore con Rutelli, lei invece scesa in campo con Alleanza Nazionale. Come vedrebbe Adriano un suo ritorno alla politica?
«É vero, politicamente siamo diversi. E infatti lui mi dice che certe mie frequentazioni non fanno per lui. Io invece coltivo ancora il sogno, anzi, sto facendo alcune valutazioni per tornare ad occuparmene concretamente. Solo che oggi ho meno certezze, fatico un po' a collocarmi nell'attuale panorama politico».
Qual è la cosa più pazza che è riuscita a fargli fare?
«Cantare Peppino di Capri in macchina. Lui è un serio, però poi le sa tutte!».
Come definirebbe questa fase della sua vita?
«Una fase perfetta. Sono felice, credo mi si legga in volto. Gli amici mi dicono così almeno. Certo, ho molti impegni di lavoro, ma li affronto con un'altra distensione».
Continuerete a vivere qui?
«Sì. Ci mancherebbero troppo le passeggiate per le strade del centro, i nostri piccoli riti, il cibo, gli amici, lo sport. Adriano per me ha fatto scelte importanti, ma credo che qui abbia davvero trovato una famiglia».
Elena Filini
TREVISO Nel salotto di Boba la luce filtra dalle tende immacolate. Le orchidee sono bianche, così come i divani enormi. Alla parete un Guttuso ritrae il campione. Il total white è la cifra per raccontare la serenità di questo luogo nel cuore della città, che nelle sere d'autunno si anima di amici, imprenditori, magistrati, vip. «Ma è tutto molto easy. Adriano cucina e io, se me lo concede, ballo. A volte, sui tavoli». La donna che ci apre il suo salotto indossa un paio di jeans e un blazer: è franca, ironica, illuminata dall'amore. Anna Boba Bonamigo, l'avvocatessa socialitè, ha messo la testa a partito. Da tre anni lei e Adriano Panatta si sono scelti e stanno insieme. E il tennista ha deciso di venire a vivere a Treviso. «Credo di avergli regalato la normalità» spiega.
Vi conoscete da anni, ma quando siete diventati una coppia stabile?
«Circa tre anni fa. Adri mi ricorda che il primo incontro è avvenuto vent'anni fa a Capri. Poi ci siamo incrociati qualche volta a Cortina e infine a Roma. Lì si è acceso qualcosa in entrambi».
Cosa le piace di più in Panatta?
«É un uomo solido. Un punto di riferimento. Lui c'è sempre e mi infonde un grandissimo equilibrio. Io invece penso di aver reso la sua vita più frizzante. Adriano è molto composto, a me piace ballare, cantare. Ci completiamo».
Come è avvenuta la scelta di vivere a Treviso?
«Abbiamo fatto varie riflessioni, io sarei stata anche disposta a trasferirmi. Però credo che lui abbia capito il legame radicale che ho con la mia città e la mia famiglia».
E il cuore della vostra mondanità è questo salotto.
«Sì, ci piace pazzamente ricevere gli amici, stare insieme e cucinare. Adriano è un asso ai fornelli. Ormai è il beniamino dei venditori di ortofrutta in San Parisio e della macelleria Stecca, con cui ha un autentico feeling».
Chi frequenta le vostre cene?
«Uno dei nostri ospiti preferiti è Carlo Nordio. Con lui stiamo molto bene. E per lui Adriano cucina espressamente il pollo alla cacciatora. Ma poi ci vediamo con gli Zoppas e i De' Longhi, i suoi amici golfisti».
Politicamente però siete su fronti opposti. Panatta assessore con Rutelli, lei invece scesa in campo con Alleanza Nazionale. Come vedrebbe Adriano un suo ritorno alla politica?
«É vero, politicamente siamo diversi. E infatti lui mi dice che certe mie frequentazioni non fanno per lui. Io invece coltivo ancora il sogno, anzi, sto facendo alcune valutazioni per tornare ad occuparmene concretamente. Solo che oggi ho meno certezze, fatico un po' a collocarmi nell'attuale panorama politico».
Qual è la cosa più pazza che è riuscita a fargli fare?
«Cantare Peppino di Capri in macchina. Lui è un serio, però poi le sa tutte!».
Come definirebbe questa fase della sua vita?
«Una fase perfetta. Sono felice, credo mi si legga in volto. Gli amici mi dicono così almeno. Certo, ho molti impegni di lavoro, ma li affronto con un'altra distensione».
Continuerete a vivere qui?
«Sì. Ci mancherebbero troppo le passeggiate per le strade del centro, i nostri piccoli riti, il cibo, gli amici, lo sport. Adriano per me ha fatto scelte importanti, ma credo che qui abbia davvero trovato una famiglia».
Elena Filini
