Museo Scarpa, le meraviglie inaccessibili

Domenica 17 Dicembre 2017
Museo Scarpa, le meraviglie inaccessibili
IL CASO
TREVISO Una collezione di straordinario valore, che racconta la vita e la passione immensa di un uomo di scienza. Ed è chiusa in un museo gioiello oggi inaccessibile. Il museo zoologico Giuseppe Scarpa, considerato uno dei più importanti d'Europa, da tempo è stato chiuso al pubblico.
CONDIZIONI PESSIME
Lo stabile in via Canoniche in cui è ospitato da oltre cento anni è in pessime condizioni. Problemi di statica rendono impossibile l'apertura ai visitatori. Ma per un intervento consistente sono necessari fondi di cui oggi la curia non dispone. La collezione quindi, che un trentennio fa rappresentava una tappa irrinunciabile per le scuole, è oggi aperta solo parzialmente per gli studiosi.
CENTO ANNI
Il Seminario Vescovile di Treviso ha ricevuto dal professor Giuseppe Scarpa la donazione del museo, che l'illustre studioso aveva raccolto per sé, nell'anno 1914. Il Museo conserva una raccolta di oltre 2000 esemplari di vertebrati, per trequarti appartenenti alla fauna europea. Quella esotica è presente soprattutto in esemplari di rettili e scimmie. Lo completano due piccole collezioni di conchiglie e nidi di uccelli con uova, alcuni reperti fossili e pezzi anatomici, crani, trofei e cosi via. Pesci, anfibi e rettili sono generalmente conservati in liquido, mentre uccelli e mammiferi di taglia media con pesci e rettili di maggiori dimensioni sono preparati a secco.
CHIUSO
«Attualmente il museo non è aperto al pubblico, è accessibile a singoli studiosi, previo accordo con il conservatore - conferma il direttore dei musei diocesani don Luca Vialetto - per mantenere vivo l'interesse sulla collezione effettuiamo prestiti a musei e collezioni esterne o, come è accaduto in cocasione del centenario, organizziamo esposizioni con una selezione del materiale». Più di questo, lascia intendere il responsabile, non si riesce a fare: «L'investimento per poter riaprire è proibitivo. Non solo bisognerebbe ristrutturare il palazzo dalle fondamenta. Ma poi bisognerebbe ripensare all'allestimento interno». Un intervento sul museo Scarpa non è stato inserito nel dossier consegnato al Ministero per Treviso 2020. Però potrebbe essere il momento opportuno per interessare il Comune alle sorti della preziosa collezione zoologica.
LA VISITA
Pochi giorni fa, infatti, la I commissione consiliare del comune di Treviso ha visitato il Museo Diocesano di via Canoniche. Una commissione atipica che ha evidenziato, nelle parole del presidente Sossio Vitale «la necessità di promuovere un auspicabile sodalizio tra musei civici e musei diocesani in modo da ipotizzare, in un prossimo futuro, un unico percorso culturale da offrire ai cittadini ed ai turisti».
La commissione ha anche visitato, la mostra sulla storia degli occhiali, allestita all'interno del museo diocesano. Altro piccolo gioiello che ancora pochi visitano: «Ci sono pezzi unici ed il percorso storico, ricostruito dagli organizzatori della mostra della mostra, è particolarmente significativo perché riesce a far percepire al visitatore quanto la produzione moderna degli occhiali sia debitrice per design ed innovazione del suo passato - osserva Vitale - il connubio tra antico e moderno, il continuo rimando ad opere pittoriche antiche dove sono rappresentate figure che indossano gli occhiali, è particolarmente risuscito e ben evidenziano l'unicità della mostra».
Elena Filini
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