Mostra di Van Dyck, visita a sorpresa dell'ex premier

Domenica 9 Dicembre 2018
LA VISITA
TREVISO Visita a sorpresa, ieri mattina, dell'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alla mostra Da Tiziano a Van Dyck: il volto del 500. La scorta ha telefonato alle 10 per annunciare che il politico sarebbe arrivato di lì a poco, insieme alla moglie Emanuela Mauro. E così è stato. Verso le 10,30, Gentiloni ha varcato la soglia di Ca' dei Carraresi, insieme alla moglie e alla scorta.
COME UN TURISTA
Non ha voluto che il palazzo fosse chiuso e ha cominciato il giro nelle sale come un normale turista. «Ho letto di questa mostra ed ero proprio curioso di visitarla» ha detto all'organizzatore Daniel Buso che nel frattempo lo aveva raggiunto per fare da Cicerone.
L'anonimato dell'ex presidente del Consiglio è, però, durato poco. Nella seconda sala c'era un gruppo in visita che lo ha subito notato. Uno gli ha stretto la mano, dandogli il benvenuto a Treviso, mentre il secondo, in dialetto trevisano gli ha detto: «Me racomando, dovè darghe una sveiada a sti qua del governo». E Gentiloni, dopo un comprensibile momento di incertezza, ha risposto: «Ci proviamo», raccogliendo il plauso dei presenti.
TOUR APPREZZATO
L'ex presidente del Consiglio ha apprezzato la mostra, realizzata grazie ai prestiti del collezionista Alessandra. E sia lui che la moglie, che di professione è architetto, si sono detti particolarmente colpiti da quello che un solo uomo, amante dell'arte, può collezionare in una vita. «Se l'avessi fatto io, tanto tempo fa, ora avrei un patrimonio» si è lasciata scappare la signora Gentiloni, mentre il marito le stava sempre accanto, sorreggendola amorevolmente e guidandola nelle varie sale. «Proprio una bella coppia» è stato il commento delle addette alle sale che hanno seguito passo passo la visita dei coniugi Gentiloni.
«Ho annunciato che il prossimo anno Ca' dei Carraresi ospiterà una mostra sul Giappone e Gentiloni mi ha assicurato che torneranno perchè la moglie è un'appassionata dell'arte del Sol Levante». Poi si sono fatti fotografare davanti allo studio di testa dipinto da Van Dyck nel 1617 e accanto al suonatore di flauto realizzato da Jacob Jordaens nel 1620. «Dipinti straordinari che sfidano il tempo e parlano alla nostra modernità» ha detto Gentiloni.
Valeria Lipparini
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