Morto in distilleria: a processo il patron della Nardini

Mercoledì 19 Maggio 2021
Morto in distilleria: a processo il patron della Nardini
MONASTIER
Si va al processo per il re delle grappe. Angelo Nardini, 71enne originario di Asolo ma residente a Bassano, presidente del cda e legale rappresentante della Nardini Grappe di Bassano, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio colposo in relazione alla morte, avvenuta nel settembre del 2017, di Lorenzo Brisotto, il 49enne operaio di Monastier deceduto a causa delle esalazioni delle vinacce di cui era saturo un silos dentro a cui stava lavorando. Insieme a Nardin (difeso dall'avvocato Gianni Morrone) il gup Angelo Mascolo ha disposto il dibattimento anche per il responsabile della sicurezza Renato Mazzeracca (difeso dall'avvocato Simone Guglielmin) e del direttore dello stabilimento di Monastier, dove avvenne la tragedia, Andrea Manzoli (avvocato Federica Bassetto).
IL RITARDO
Nel corso dell'udienza preliminare il precedente gup, Bruno Casciarri, aveva accolto un'eccezione tecnica sollevata dall'avvocato Guglielmin sull'omessa notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Per questo motivo le posizioni dei tre imputati furono di fatto stralciate: il fascicolo riguardante Mezzaracca tornò indietro alla Procura per la rinotifica dell'avviso di conclusione delle indagini, mentre per Nardini e Manzoli l'udienza preliminare venne fissata a fine gennaio del 2020. Poi l'infezione da Covid 19 e il sostanziale blocco delle udienze fecero il resto.
LA TRAGEDIA
Brisotto morì a causa delle esalazioni delle vinacce mentre lavorava all'interno di un silos. L'operaio fu dichiarato morto dopo sei giorni di agonia.  L'incidente era avvenuto nella fabbrica di via Pralongo, una succursale operativa degli stabilimenti della Nardini. Brisotto si trovava in cima a un silos completamente colmo di vinacce e molto probabilmente le esalazioni inalate una volta salito in sommità gli furono  fatali. Immediatamente soccorso dai colleghi, l'operaio era stato poi affidato alle cure del personale del 118 che aveva subito rianimato la vittima per poi trasportarla all'ospedale dove è rimasto ricoverato in gravi condizioni per alcuni giorni. Ma non si è mai più ripreso.
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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