Morti nel Piper precipitato la verità da una perizia

Domenica 19 Agosto 2018
Morti nel Piper precipitato la verità da una perizia
LA TRAGEDIA
TREVISO Dopo la rabbia e il dolore per la catastrofe aerea nella quale hanno perso la vita il 47enne Matteo Passarella, e l'amica 46enne Ornella Pillot, entrambi di Villorba, ora tocca alla Procura cercare di ricostruire cause, dinamica ed eventuali responsabilità della tragedia. Tanti gli interrogativi ancora senza risposta. Bisognerà attendere le perizie sull'areo, praticamente distrutto nell'impatto al suolo e dal successivo incendio, per capire qualcosa di più. Per questo, da quanto è filtrato, la Procura starebbe per affidare una perizia tecnica sull'aereo. C'è da capire se l'incidente sia stato causato da un difetto di fabbricazione all'aereo, da un guasto o da un errore umano. Ieri mattina avrebbe dovuto arrivare il nulla osta alla sepoltura di Matteo e Ornella, ma la Procura si è presa qualche ora di tempo. Sembra comunque escluso possa essere ordinata l'autopsia.
L'INCHIESTA
Da quanto ricostruito il Piper di proprietà di Matteo e pilotato dallo stesso 47enne (aveva portato a fare un giro l'amica), avrebbe urtato i fili dell'alta tensione, con il carrello d'atterraggio, mentre sorvolava un tratto del Piave nell'abitato di Cimadolmo. Il velivolo, decollato intorno alle 18.15 di ferragosto, si sarebbe immediatamente incendiato, precipitando al suolo pochi minuti più tardi. Una ricostruzione che, almeno fino a oggi, si basa sui racconti della decine di testimoni che hanno assistito alla tragedia. Sulla base di tale ricostruzione sono partiti i primi spunti investigativi di un'inchiesta che ipotizza, per ora senza indagati, l'accusa di omicidio colposo plurimo.
IL SOPRALLUOGO
Gli investigatori dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha aperto una propria indagine per chiarire la dinamica dell'accaduto, hanno effettuato i primi sopralluoghi sul luogo del disastro aereo. Altri ne faranno gli esperti della Procura. Non è escluso che possano mettere a confronto le rispettive conclusioni e lavorare insieme quando ci saranno da analizzare i rottami del Piper, per i quali il pm Francesca Torri ha ordinato il sequestro.
IL REBUS
Alcuni testimoni hanno anche fatto riferimento al fatto che il Piper volasse a bassa quota. Per questo, secondo gli inquirenti, è indispensabile capire se ciò fosse dovuto a un'azione volontaria del pilota o se, a causa di un'avaria, lo stesso Matteo Passarella stesse cercando di ovviare a un guasto. UN tentativo non riuscito e che sfociato nella collisione sui fili elettrici e poi nella tragedia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci