Morta da 12 giorni: «Mai più»

Venerdì 24 Giugno 2016
Aveva altri due figli, residenti appena fuori dalla città, oltre a quello disabile che viveva in casa con lei. La signora 94enne trovata morta dopo dodici giorni non era seguita dai servizi sociali del Comune, ma non era nemmeno abbandonata a se stessa. Almeno sulla carta. Uno dei figli era stato anche nominato amministratore di sostegno e aveva quindi responsabilità su di lei e anche su quel fratello bisognoso di aiuto. La tragedia del degrado che si è consumata a Fiera, in una palazzina del villaggio Gescal, ha degli aspetti ancora tutti da approfondire. L'episodio porta drammaticamente alla luce il lato oscuro dell'emergenza sociale, quello formato dai tanti casi di emarginazione e difficoltà che servizi sociali del comune dell'Usl 9 non riescono a intercettare e aiutare.
Per questo motivo il vicesindaco Roberto Grigoletto, proprio in collaborazione con l'Usl, sta cercando di predisporre una sorta di "controllo di vicinato" mirato però non a prevenire furti ma i casi d'isolamento. «Si chiama "famiglie in rete" - spiega Grigoletto - ed è pronto a partire nei quartieri a sud di Treviso dove alcune famiglie, che si sono offerte volontarie, hanno già ultimato il percorso di formazione. Saranno loro a dare una mano a quelle coppie con figli attualmente in difficoltà per motivi economici o di lavoro. E lo faranno aiutando nella gestione dei figli. Ma questo progetto verrà allargato anche alla cura degli anziani soli». E proprio il caso di Fiera ha spinto Grigoletto dare un'accelerata in questa direzione: «Oggi sono 1400 gli anziani non autosufficienti seguiti dai nostri servizi sociali. Ma ce ne saranno forse altrettanti che non conosciamo, affidati solo alle cure dei parenti e che magari hanno bisogno di un ulteriore aiuto. Questi casi li possiamo intercettare solo se ci vengono segnalati. Ho chiesto agli uffici di fare una mappatura degli anziani in casa da soli. Magari non hanno bisogno di grandi aiuti, ma l'assistente sociale di zona potrebbe comunque andare a trovarli. Non solo: anche la polizia locale, sapendo che in una certa zona ci sono anziani in difficoltà, potrebbe tarare i suoi giri di pattuglia e verificare che sia tutto in ordine».
Il caso della 94enne ha colpito non poco il vicesindaco: «È un caso molto al limite. La vicenda poi è complessa essendoci tre figli di cui uno amministratore di sostegno. Ma può capitare che, soprattutto nel periodo estivo, ci siano emergenze perché i familiari vanno in vacanza e gli anziani restano per conto loro. Ecco perché sarebbe utile attivare, prima di andare in ferie, una buona rete di vicinato. Basta poco, come segnalare se alla mattina l'anziano apre o meno la tapparella».(((caliap)))

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