Matematica un tormento Al Da Vinci sudano freddo

Venerdì 24 Giugno 2016
TREVISO - (M.F.) Il compito di matematica della maturità ha messo a dura prova gli studenti del liceo scientifico. Ieri al Da Vinci solo un "genietto" ha finito l'esame con largo anticipo. Gli altri hanno sfruttato quasi fino in fondo le sei ore a disposizione. Bisognava scegliere tra due problemi: il classico studio di una funzione e un'inedita progettazione di un serbatoio per un condominio. Più i quesiti. «Ho fatto quello sul serbatoio -spiega Luca Scomparin, studente della 5 G uscito prima delle 12.30- in generale la prova mi è sembrata più difficile rispetto a quella dell'anno scorso. Poi dipende da cosa si è studiato. A me la matematica piace». C'è da crederci: è stato presentato all'esame con un 10 tondo tondo. Il giorno prima aveva scelto il tema tecnico-scientifico sullo spazio e sulla conquista di Marte. Ottenuto il diploma, andrà all'università a studiare fisica. Una strada che sembra segnata. Per la maggior parte dei ragazzi, però, non è stata affatto una passeggiata. «Pensavamo che la prova fosse in linea con le simulazioni -spiega Martino Bisaro della 5 C- invece si è rivelata abbastanza diversa. Dopo cinque ore ero fuso». Anche lui ha le idee chiare per l'università: ingegneria nautica. «L'esame era difficile ma fattibile -spiegano Chiara Rizzetto e Giorgia Zanchi della 5 A- c'era di tutto, anche cose del programma del quarto anno». Ieri gli studenti del liceo classico Canova hanno invece affrontato la versione di greco: un brano tratto dall'opera "Sulla pace" di Isocrate. «Non era semplice ma neanche la peggiore delle versioni possibili. Aristotele nel 2012 era stata molto più difficile -spiega Rachele Scarpa- tutto sommato non è andata male, anche se qualcuno ha avuto delle crisi di panico». Brutti scherzi della tensione da maturità. «Io l'ho trovata difficile -ammette Martina Ragazzo- ma era soprattutto lunga: 17 righe in quattro ore non sono cosa semplice». «A un certo punto mi sono sentita spiazzata, non capivo la parte centrale. Poi sono riuscita a ragionare -conclude Larissa Fedorov- non ho mai avuto problemi in cinque anni di greco, e proprio all'esame mi trovo in difficoltà. Ma spero di esserne uscita bene».

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