Marzo terribile, ogni domenica centro chiuso

Martedì 13 Marzo 2018
LA POLEMICA
TREVISO Domenica il Roller Day. Il 17 marzo la Popolarissima e la Treviso Marathon la domenica delle Palme. Il centro città diventa off limits alle auto. Put interno chiuso e put esterno aperto a tratti: disagi che riaprono un dibattito ben noto reso ancor più critico da una comunicazione che ha comportato alcuni equivoci. La scorsa domenica, a causa del maltempo, la giornata ecologica è saltata, ma è stata mantenuta la manifestazione sportiva. E quindi la chiusura. In molti hanno equivocato, e i problemi si sono avuti soprattutto per le comunioni a Sant'Agnese. Il risultato? Una pioggia di telefonate e lamentele all'indirizzo dei vigili urbani. «Giornata ecologica sì e poi no, resta la gara per cui il Put è chiuso ma comunicazione zero. Un altro fallimento dell'amministrazione - sottolineava ieri il leghista Mario Conte - che porta eventi in città senza pianificazione. Così i residenti del centro si trovano prigionieri in casa propria, i commercianti tengono aperto la domenica per vedere il deserto, e i cittadini provenienti dalla periferia in auto vengono accolti da transenne in una delle direttrici chiave com'è il Put». Il candidato sindaco della Lega avverte Ca' Sugana: «Speriamo non si replichi le prossime domeniche quando altre manifestazioni saranno previste in città- e conclude- con noi si cambia: gli eventi e le chiusure al traffico verranno programmati, e realizzati in sinergia con chi la città la vive e la anima».
LA DIFESA
Secondo Ofelio Michielan, assessore ai lavori pubblici, è invece andato tutto bene: «Sono un po' allibito da questo polverone. Per quella che è la nostra percezione è andato tutto liscio». E anche sulla mancata comunicazione, rispedisce le accuse al mittente: «In conferenza stampa avevamo presentato il piano traffico nel dettaglio dicendo quali spazi sarebbero stati chiusi». Più prudentemente ieri il vicesindaco Roberto Grigoletto aveva ammesso che in effetti qualche incongruenza nella comunicazione fosse avvenuta: «Se in così tanti hanno equivocato significa che il sistema deve essere rivisto. Avevamo accorpato i due eventi per limitare le chiusure, ma senza dubbio qualcosa d'altro andrà pensata». Il disagio in alcune zone del centro è durato ben oltre la fine della manifestazione sportiva. Al comando è arrivata la segnalazione che molte transenne non erano state tolte fino alle 18, ostruendo le vie di passaggio. Allargando il raggio del dibattito, torna il tema di cosa debbano essere nell'agenda civile i centri delle città. E' giusto privilegiare le auto o i centri storici, come cuore della vita cittadina, devono diventare il luogo delle manifestazioni culturali e sportive? Il dibattito è aperto, ma la direzione in tutte le città è la stessa: il centro è il luogo delle kermesse.
Elena Filini
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