Maria al suo Genty: «È romantico»

Giovedì 24 Maggio 2018
Maria al suo Genty: «È romantico»
LA STORIA
TREVISO I preparativi fervono, ormai manca poco: tre giorni appena. Sabato, ore 12 municipio di Viano, provincia di Reggio Emila, terra dell'aceto balsamico, ci sarà il matrimonio più atteso dai trevigiani: quello tra Giancarlo Gentilini, 89 anni ad agosto, e Maria Assunta Pace, 72 da compiere a pochi giorni di distanza dal promesso sposo. A casa di Maria non c'è una sola cosa fuori posto: un ordine perfetto, accogliente. Lei sorride felice. Accanto ha lo Sceriffo, come sempre di ottimo umore. «Partiremo per Viano venerdì pomeriggio - dice Maria - per fare le cose con calma. Stiamo organizzando una cerimonia semplice, tranquilla. Ci saranno solo i nostri parenti e due famiglie di amici. I testimoni saranno mio figlio per me e Antonio (uno dei due figli di Gentilini ndr) per Giancarlo». La data fatidica, insomma, si avvicina e anche in questa occasione Gentilini non sgarra lasciando poco spazi ai fronzoli: «Se ci fermeremo qualche giorno per festeggiare? No, no - assicura - il tempo di andare a pranzo e poi torniamo indietro. Nel pomeriggio siamo già qui». Lei lo guarda sorridendo. Maria ama la riservatezza, ma non è certo remissiva: «Gestire Giancarlo non è semplice - ammette - mi chiede consigli su tante cose. Gli suggerisco cosa sarebbe meglio dire o non dire quando va in televisione o viene intervistato. Lui mi ascolta, dice di sì. Poi però fa sempre come gli pare», e sorride. Gentilini ammette: «Anche Maria ha un bel carattere, del resto mi deve tenere testa. Sarà che siamo tutti e due dei leoni (entrambi sono nati ad agosto ndr». E lei interviene: «Sì, però lui è più impulsivo, io riflessiva. Ci troviamo bene perché ci completiamo». Maria è una donna che tiene anche alla sua indipendenza: «Ho lavorato per 47 anni, mi sono occupata in diverse aziende di paghe e contributi. Nel 2014 sono andata in pensione, ma ho continuato a lavorare. Adesso però basta, spazio ai giovani. Mi piace godermi la casa e tenerla in ordine».
GENTILEZZE
Mentre chiacchierano lui e lei non si perdono di vista un attimo. E a controllare tutti c'è Briciola, la gatta di Maria: «È splendida - dice prendendola in braccio - ha 22 anni, ma sta benissimo». Sul tavolo del salotto c'è un bel mazzo di fiori bianchi che Maria accarezza con gli occhi: «È un pensiero delle mie ex colleghe, mi hanno fatto molto piacere». E a proposito di regali: «Se Giancarlo me ne fa? Sì, pensierini. Magari cose di poco valore, ma che sono preziose per me. È molto gentile, poi gli piace uscire, fare la spesa. E lo lascio fare». Maria difende il suo fidanzato: «La sua durezze è solo apparenza. In realtà è una persona sensibile e generosa, forse anche troppo». Giancarlo è quasi lusingato: «Bisogna fare del bene - ammette - Maria mi ha fatto amare di nuovo la vita. Io sono una persona che ha bisogno di un confronto continuo, di avere qualcuno al proprio fianco. Non mi vedo come il pensionato che torna a casa da solo a prepararsi la minestrina. Con tutto il rispetto per chi lo fa, sia chiaro. Ma io non sono così. E Maria è la persona giusta».
AMICIZIA E AMORE
L'annuncio del matrimonio è stato bene accolto anche dalle rispettive famiglie: «I miei figli e mia sorella Pinuccia sono rimasti contenti - ammette l'ex sindaco - e la gente che incontro mi incoraggia, mi dice che ho fatto bene». La loro storia non ha nulla di eclatante, alla base c'è l'amore: «Ci siamo conosciuti prendendo il bus - raccontano - per anni non ci siamo quasi salutati. Poi è nata l'amicizia. Nell'ultimo periodo si è trasformata in altro». Che i due siano in simbiosi è palese. Maria confessa di non occuparsi di politica, ma di votare Lega: «La Lega del 1994 - sottolinea lui sorridendo - è una leghista come me». Tanto clamore però è difficile da reggere. O meglio: Gentilini ci sguazza abituato com'è a stare sotto i riflettori da oltre un ventennio, lei un po' meno: «Ammetto che tanta attenzione mi mette a disagio. Avrei preferito organizzare tutto con più discrezione, ma so che è difficile. Per questo andiamo a celebrare il matrimonio fuori Treviso» .
Paolo Calia
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