A SAN PELAIO
TREVISO Piste ciclabili a San PelaIo: il Movimento Cinque stelle attacca la giunta Manildo.
«Monta il malumore dei residenti di via San Pelaio. Cartelli recentemente affissi da alcuni cittadini lungo la strada testimoniano una situazione ormai intollerabile e che noi stessi abbiamo avuto modo di denunciare più volte in passato. In particolar modo, in via San Pelaio per lamentarsi del fatto che in quel luogo il traffico, ordinario e pesante, mette a rischio di continuo l'incolumità di ciclisti e pedoni», scrivono i grillini. «Come spesso accade, i lavori vengono fatti a metà, denotando in tal modo la mancanza di visione di insieme in chi tali lavori dovrebbe portare a termine».
La protesta allude alla ciclabile interrotta nel quartiere: i cittadini si ritrovano a fare lo slalom a causa di una pista che inizia e si interrompe dopo poche centinaia di metri: «Treviso non ha bisogno dell'ennesima piazza, pagata fior di quattrini dei cittadini e utilizzata per passeggiare ogni tanto, ma di interventi efficaci e lungimiranti, che facciano sentire le persone tranquille e libere di muoversi (possibilmente in bicicletta) nel proprio quartiere, senza la paura di essere investite da un'auto o un camion». Per questo il Movimento sostiene la protesta dei residenti che in più occasioni hanno esortato il sindaco a completare il progetto della ciclabile a San Pelaio.
E.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Piste ciclabili a San PelaIo: il Movimento Cinque stelle attacca la giunta Manildo.
«Monta il malumore dei residenti di via San Pelaio. Cartelli recentemente affissi da alcuni cittadini lungo la strada testimoniano una situazione ormai intollerabile e che noi stessi abbiamo avuto modo di denunciare più volte in passato. In particolar modo, in via San Pelaio per lamentarsi del fatto che in quel luogo il traffico, ordinario e pesante, mette a rischio di continuo l'incolumità di ciclisti e pedoni», scrivono i grillini. «Come spesso accade, i lavori vengono fatti a metà, denotando in tal modo la mancanza di visione di insieme in chi tali lavori dovrebbe portare a termine».
La protesta allude alla ciclabile interrotta nel quartiere: i cittadini si ritrovano a fare lo slalom a causa di una pista che inizia e si interrompe dopo poche centinaia di metri: «Treviso non ha bisogno dell'ennesima piazza, pagata fior di quattrini dei cittadini e utilizzata per passeggiare ogni tanto, ma di interventi efficaci e lungimiranti, che facciano sentire le persone tranquille e libere di muoversi (possibilmente in bicicletta) nel proprio quartiere, senza la paura di essere investite da un'auto o un camion». Per questo il Movimento sostiene la protesta dei residenti che in più occasioni hanno esortato il sindaco a completare il progetto della ciclabile a San Pelaio.
E.F.
