Losappio se ne va: il M5S perde pezzi

Domenica 24 Marzo 2019
IL CASO
TREVISO Domenico Losappio lascia il Movimento 5 Stelle e entra nel gruppo misto del consiglio comunale, al momento composto solo da lui. Ancora una volta il Movimento, a pochi mesi dal voto, perde il suo rappresentante a Palazzo dei Trecento: dopo Alessandro Gnocchi, anche lui candidato sindaco entrato in consiglio in pompa magna per poi essere messo alla porta per dissidi interni al movimento, tocca a Losappio, pure lui candidato sindaco su cui i 5 Stelle avevano riposto grandi speranze. E prima ancora se n'era andato dal Movimento tra mille polemiche anche David Borrelli, passato alla storia come primo consigliere comunale dei pentastellati, poi diventato europarlamentare. E la fuga di cervelli continua.
LA MOTIVAZIONE
Losappio ieri mattina ha comunicato la sua decisione al presidente del consiglio Giancarlo Iannicelli, poi ha pubblicato un post su Facebook: «Ho dedicato gran parte del tempo mio e della mia famiglia, negli ultimi otto anni, al MoVimento 5 Stelle: a Treviso è stato un percorso non semplice, talvolta a ostacoli, e tuttavia entusiasmante, fatto insieme a persone che stimo, che con passione hanno dato il loro prezioso contributo. L'idea di veder crescere dal nulla qualcosa di importante per la società e per l'ambiente ha fatto sempre passare in secondo piano le difficoltà». Losappio si sente tradito dalle ultime scelte fatte dal Movimento, in cui non si riconosce più: «Il fatto che il MoVimento avesse dei principi saldi, che fosse caratterizzato da una forte coerenza tra quanto si diceva e quanto si faceva, era la nostra forza. Purtroppo quel MoVimento non c'è più: uno dopo l'altro in pochissimi mesi sono venuti meno i suoi principi fondativi, quelli che, giustamente, sbandieravamo in campagna elettorale e a causa dei quali la gente ci ha dato fiducia. Ed è per questo motivo che non me la sento più di vedere associato alla mia persona e alle battaglie che porto avanti un simbolo che a causa delle scelte di qualcuno ormai non rappresenta più i valori e i principi di un tempo, nei quali invece io continuo a credere». Che qualcosa si fosse rotto era evidente da qualche tempo. Il 19 febbraio scorso, dopo la consultazione via web che aveva stabilito l'appoggio del Movimento al ministro Matteo Salvini in merito al caso della nave Diciotti, aveva scritto: «Con questa ponziopilatesca votazione un altro principio cardine è saltato. I parlamentari del MoVimento oggi voteranno come Forza Italia. È tutto». Le avvisaglie, insomma, c'erano.
REAZIONI
I 5 Stelle l'hanno presa malissimo. Tranne qualche raro messaggio di solidarietà, tra cui quello dell'ex vicesindaco Roberto Grigoletto, la stragrande maggioranza degli ormai ex compagni di strada ha accusato Losappio di tradimento. «Predichi bene ma razzoli male hai fatto di tutto per toglierti e se proprio eri cosi corretto lasciavi il posto. Quindi cerca di vergognarti caro mio», scrive Davide senza troppi giri di parole. Le dimissioni vengono invocate da più parti mentre il M5S trevigiano va in mille pezzi.
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci