La società ritenuta responsabile per il vortice d'aria dell'agosto 2009

Martedì 30 Maggio 2017
La società ritenuta responsabile per il vortice d'aria dell'agosto 2009
E adesso Ryanair deve pagare per risarcire i danni al tetto di un'abitazione causati dal passaggio di un suo aereo a bassissima quota mentre stava atterrando al Canova. È la prima volta. Non era mai accaduto in Italia che la compagnia low cost fosse costretta ad aprire il portafoglio per eventi del genere. Il percorso legale intrapreso da Guido Favaro, 80enne macellaio di Quinto con casa in via Contea, è stato netto. A febbraio il tribunale di Treviso gli ha dato ragione condannando la società irlandese a risarcirgli circa 25mila euro tra il valore dei danni per le tegole volate via, le spese legali, per le perizie e traduzioni e gli interessi. E ieri la Corte d'Appello di Venezia ha respinto la richiesta avanzata da Ryanair di sospendere l'esecutività della sentenza. Ora non ci sono altre vie: la compagnia aerea deve pagare. «Non ci sono più scuse mette in chiaro Favaro pretendo il pagamento con tutti gli interessi. E non aspetterò più di tre giorni. Per quanto mi riguarda, considero Ryanair del tutto inadempiente». Non è tutto. La Corte d'Appello, oltre a rigettare la richiesta di sospensione, ha anche condannato la compagnia low cost a pagare una multa di 500 euro. «È successo esattamente ciò che ci aspettavamo aggiunge Roberto Simioni, presidente di Obiettivo risarcimento, società trevigiana di tutoring a cui si è affidata la famiglia Favaro adesso la compagnia deve comunque pagare il danno a cui, lo ricordo, si vanno a sommare gli interessi e, come si evince dalla sentenza della Corte D'Appello, anche una sanzione di 500 euro. È utile ricordare che la richiesta fatta dai legali di Ryanair di sospensione del pagamento del danno in seguito al ricorso non interrompe l'obbligo di saldare il debito, che quindi va sanato immediatamente».
Nei giorni scorsi la compagnia aveva definito la sentenza come «bizzarra». John Alborante, marketing manager di Ryanair Italia non era andato per il sottile: «Se i tetti delle case si sollevano al passaggio degli aerei, evidentemente c'è qualcosa di strano nei tetti. Mi verrebbe da chiedere quando sono stati fatti. E se sono nuovi forse sarebbe meglio che i proprietari tornassero da chi li ha rifatti perché li hanno fatti con il culo». Il tribunale, per ora, non la pensa allo stesso modo. Resta da vedere come andrà l'appello nel momento in cui la Corte entrerà nel merito di quanto accaduto il 27 agosto del 2009, quando un aereo della compagnia low cost che stava atterrando al Canova ha dato vita a un vortice d'aria che ha sollevato parte del tetto della casa di Favaro in via Contea, l'ultima fila di abitazioni prima della pista dell'aeroporto di Treviso.
«Attendiamo l'esito del giudizio d'appello dice sicuro Simioni che produrrà inevitabilmente maggiori costi e oneri a carico di Ryanair, che si accanisce su qualcosa che ci sembra poco realistico da coltivare a oltranza. Sapendo che maggiore è il grado di giudizio più il precedente costituitosi assumerà rilievo nazionale, ma anche internazionale».

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