La ricetta di Contessotto: «Accorpare gli asili paritari»

Giovedì 26 Aprile 2018
LA NOMINA
TREVISO Francis Contessotto è il nuovo presidente della Fism di Treviso, la federazione delle scuole materne che nella Marca raggruppa 220 asili parrocchiali frequentati da quasi 17mila bambini. Prende il posto di Francesco Trivellato. Il professore è stato eletto nel corso dell'assemblea provinciale superando l'altro candidato alla presidenza, Damiano Mazzon. Contessotto ha 65 anni. Residente a Treviso, coniugato e padre di due figli. E' andato in pensione lo scorso ottobre dopo una lunga carriera nell'istituto Canossiano. Dal 1977 in poi è stato insegnante di lettere. E nel 1982 è diventato preside della scuola media e del liceo. Oggi insegna Arte Sacra nello Studio Teologico Interdiocesano di Treviso e Vittorio Veneto e Letteratura e Cristianesimo nell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Giovanni Paolo I di Treviso, Vittorio Veneto e Belluno. L'assemblea della Fism ha eletto anche il nuovo consiglio direttivo: Silvia Casagrande, Anna Cavinato, Lorella Crema, don Giuseppe Minto, Fanny Mion, Mara Pedron, Cristiana Serafin e Silvia Tomasella. Il revisore è Aldo Covre. I probiviri don Pierluigi Cesca, Laura Meneghin e Francesco Trivellato.
Contessotto, gli istituti, già messi a dura prova dai problemi economici legati ai contributi, devono far fronte anche al problema della denatalità che porta a un'inesorabile riduzione degli iscritti.
«Ci sono scuole al limite. La denatalità in alcune zone arriva a incidere anche sul 20% della presenza di bambini. E' un fenomeno che riscontriamo ormai da anni alle materne. E adesso si sta facendo sentire anche alle elementari. C'è una fortissima riduzione degli iscritti. Diverse scuole sono in difficoltà proprio per la riduzione dei numeri».
Come può essere affrontato il problema? Prevedete chiusure?
«Va portato avanti il lavoro di analisi già avviato per vedere quante scuole riescono a reggere bene. A fronte di questo, valuteremo l'opportunità di creare delle reti tra scuole per condividere i servizi e ottenere così risparmi di scala. Le scuole vicine potrebbero anche dar vita a delle fusioni. La distribuzione oggi è ancora molto capillare. Capita che ci siano istituti distanti anche meno di due chilometri. In situazioni del genere si potrebbe pensare a delle forme di collaborazione».
Il problema economico resta lo scoglio maggiore.
«Sì. Ma riguarda un po' tutte le scuole paritarie. Le questioni riguardanti i contributi sono seguite dai livelli nazioni e regionali della Fism. Noi, come Fism provinciale, saremo sempre presenti ai tavoli di concertazione con l'ufficio scolastico, la Chiesa locale e le parrocchie, che nel nostro territorio gestiscono la maggior parte delle materne paritarie. Se sarà necessario, organizzeremo delle manifestazioni di sensibilizzazione. Ma è la risorsa estrema. La cosa fondamentale è che i cittadini abbiano consapevolezza dell'importanza delle materne paritarie».
C'è poi la questione dell'obbligo vaccinale. Entro il 30 aprile tutti i bambini dovranno essere in regola. Sarete costretti a lasciare fuori qualcuno?
«Siamo tranquilli perché la stragrande maggioranza degli iscritti è già in regola. E' stata fatta un'azione di adeguamento graduale. Dopo il 30 aprile parleremo con i genitori che non intendono far vaccinare i figli per vedere se è possibile iniziare un percorso. Dai dati che abbiamo, comunque, stiamo parlando di pochissimi casi. E non crediamo nemmeno siano così irriducibili. Ci sono situazioni che riteniamo possano essere risolte. L'obiettivo, più che altro, è non avere situazioni in sospeso in vista dell'avvio del prossimo anno».
Mauro Favaro
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