La rabbia dei commercianti: «Investimenti in pericolo»

Venerdì 10 Agosto 2018
LA REAZIONE
TREVISO «La perdita del finanziamento? Speriamo sia solo un brutto sogno e che il sindaco possa muovere al più presto la propria azione presso il governo centrale». Renato Salvadori, presidente Confcommercio, dà voce alla preoccupazione di moltissimi esercenti dopo la notizia della cancellazione dei 14 milioni di euro per il piano periferie. Nel mondo del commercio ieri non si parlava d'altro: «Ci sono persone che hanno investito in nuove aperture perché confidavano nella rigenerazione urbana dei quartieri e che oggi sono davvero preoccupati» si sentiva ripetere ieri tra piazza Trentin e piazza San Vito. La notizia è piombata come una scure nell'afa agostana, in un mondo del commercio che iniziava a guardare ai quartieri come nuova destinazione per dislocare esercizi e negozi al riparo dalle zone a traffico limitato.
LE REVISIONI
Ma con questa misura si fermano necessariamente i progetti di riqualificazione per la piazza di Santa Maria del Rovere, per la nuova illuminazione pubblica a led, per il recupero dell'ex campo dell'Eolo per l'ampliamento delle piscine di Selvana e del polo sportivo delle Acquette: tutte azioni sui quartieri strategiche per la rinascita delle periferie trevigiane. Per questo Confcommercio non nasconde i propri timori: «Sarebbe un colpo mortale alla nuova economia della città che vede nelle periferie i nuovi assi portanti» ribadisce Salvadori. Di rilancio delle periferie, di nuova vita ai quartieri si è parlato ampiamente negli ultimi mesi. E molti trevigiani hanno investito in residenzialità ma anche nell'apertura di nuovi esercizi commerciali. Però all'idea di restauro, restituzione di servizi e aree per la comunità lo stop del Mille proroghe assesta un duro colpo.
LA SPERANZA
«L'auspicio è che le periferie rinascano, crescano, attirino nuova popolazione e che all'interno di queste il commercio ed il terziario di mercato possano svolgere un ruolo di rivitalizzazione e propulsivo» sottolinea Confcommercio. Enrico Zanon, presidente dei commercianti del centro aspetta di capire meglio: «Dobbiamo approfondire: da quel che pare i fondi sono al momento congelati, non persi. Si tratta di vedere per quanto e fino a quando». Che però questa sia una misura che rischia di mettere in sofferenza tutto il progetto sui quartieri, intorno a cui Mario Conte ha costruito l'identità di una lista premiata dalle urne, è un dato di fatto. «Sarà una bella gatta da pelare per il sindaco Conte, anche perché adesso deve capire come muoversi. Aveva fatto dei proclami anche sulla base di questi contributi. Se non arrivano si pone un problema di credibilità» prosegue Zanon. La questione si porrà con chiarezza da settembre: «Prevedo grande battaglia: gli scontenti saranno molti. E l'amministrazione dovrà trovare assolutamente un piano B per tener fede alle promesse fatte a cittadini e al commercio» ribadisce il referente Ascom per il centro storico.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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