La promessa di Conte: «Piazza Duomo mai pedonale»

Mercoledì 17 Gennaio 2018
COMUNALI 2018
TREVISO «Non capisco Giuseppe Basso (ex assessore ai lavori pubblici e delfino di Gentilini ndr) che parla di allestire liste contro la Lega o Conte. Perché contro?». Mario Conte, candidato sindaco del centrodestra, davanti alle telecamere della trasmissione 20,10 di Antenna Tre, mette il dito nella piaga. Sia Gentilini che i suoi pretoriani ormai parlano apertamente di liste, candidati e indicano il bersaglio: la Lega. E lui, che ancora coltiva una piccola speranza di ricucire, lo rimarca. ma ammette: «Comunque, in ogni caso, non riesco a voler male a Gentilini. È impossibile».
La chiacchierata in diretta televisiva ha spaziato su ogni fronte. E ha messo in rilievo uno dei tanti punti di distacco tra la Treviso di Conte e quella immaginata da Giovanni Manildo: il futuro di piazza Duomo. «Manildo - ha ricordato Conte - ha detto che il suo scopo è di chiuderla, di pedonalizzarla. Non sono d'accordo: io non lo farò. Lo abbiamo già visto con i lavori prima di Natale. Chiudere quella piazza taglia in due la città, non è una soluzione praticabile. E poi non posso pensare che vengano fatti due parcheggi scambiatori (Cantarane ed ex Pattinodromo ndr) solo per pedonalizzare la piazza. Quei progetti devo ancora vederli, ma il loro obiettivo dovrà essere offrire un servizio». E sui varchi elettronici: «Insensato metterli in una città come Treviso. Non si possono rimuovere, ma li utilizzeremo per la sicurezza e non per fare multe».
E sempre in tema di infrastrutture, ha anche illustrato la sua idea di aeroporto: «Treviso, il suo turismo e la sua economia, non possono fare a meno di uno scalo moderno. Sono convinto che coinvolgendo tutte le parti in causa, mettendoci tutti, e dico tutti, attorno a un tavolo si possa trovare una soluzione soddisfacente».
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