LA POLEMICA
TREVISO Non si allenta nel Pd, e soprattutto dentro la Lista Manildo,

Lunedì 18 Giugno 2018
LA POLEMICA
TREVISO Non si allenta nel Pd, e soprattutto dentro la Lista Manildo, la tensione creata dalla lite a distanza tra l'ex vicesindaco Roberto Grigoletto e l'ex primo cittadino Giovanni Manildo. I manildiani hanno messo nel centro del mirino l'ex vice, accusato di aver usato toni e argomenti troppo duri nell'analizzare la disfatta del centrosinistra. Il post pubblicato da Manildo, che riprende altrettanto duramente il suo ormai ex primo collaboratore, è stato ripreso e postato decine di volte da tanti componenti della lista per raccogliere consensi e like oltre che commenti, in alcuni, casi molto accesi. Una guerra intensa, che sta creando non pochi imbarazzi dentro il Pd, che poco gradisce quanto sta accadendo. E ci potrebbero essere delle conseguenze non da poco. Difficile pensare a una convivenza pacifica, nello stesso gruppo consiliare, tra Grigoletto e Manildo. Se l'ex sindaco dovesse rimanere a Palazzo dei Trecento potrebbe andare alla guida della sua civica. Se invece dovesse lasciare, il suo posto verrebbe preso da Nicolò Rocco, mentre Vittorino Benvenuti (eletto nella lista Manildo ma con la tessera del Pd) potrebbe tornare nel suo partito. E la lista Manildo rimarrebbe rappresentata da Fabio Pezzato e Gian Mario Bozzo, eletti però in quota Per Treviso.
L'ANALISI
Intanto sul duello che infiamma il centrosinistra interviene Luigi Calesso di Coalizione Civica, che condivide in parte l'analisi di Grigoletto: «Con l'ex sindaco ho poco da spartire politicamente - dice - però, al di là della resa dei conti dentro il Pd, ha detto una cosa giusta e una, secondo me, sbagliata. La cosa giusta è la critica alla macchina comunale. E faccio un esempio. Quando abbiamo saputo dell'arrivo dei 26 milioni per le periferie, non c'erano praticamente progetti pronti. Tutti i comuni hanno cassetti pieni di progetti da finanziare, a Treviso no. E questo lo imputo a una macchina comunale inadeguata. E poi la giunta non ha mai voluto cambiare o ruotare veramente i dirigenti. Quando c'è stata la possibilità di farlo, anche su richiesta della maggioranza, sindaco e assessori non l'hanno fatto». La cosa che invece Calesso non condivide delle considerazioni di Grigoletto è la critica alla comunicazione: «La questione è semplice - dice - se fai le cose, se migliori i servizi, la gente se ne accorge da sola e non devi comunicare molto. Altrimenti hai dei problemi. È stato un errore, invece, calare dall'alto la pista ciclabile di viale Montegrappa. Avvisando del progetto solo quando era ormai tutto deciso senza che nessuno ne sapesse nulla».
P. Cal.
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