LA POLEMICA
TREVISO «L'Usl dispone di un proprio Dipartimento delle dipendenze. Alla luce di questo, risulta incomprensibile che Francesco Benazzi, direttore generale, non sia riuscito a contestualizzare la posizione dell'azienda sanitaria né a fornire dati concreti sulle strategie in atto. Quali sono i progetti attualmente attivi? Quali professionisti se ne stanno occupando? Qual è l'entità delle risorse impiegate?». A chiedere conto a Benazzi dell'attività di prevenzione contro la droga è Treviso Civica, lista che fa riferimento a Franco Rosi.
BOTTA E RISPOSTA
Il clima si è surriscaldato dopo il botta e risposta al veleno tra Patrizia Riscica e lo stesso Benazzi. Terreno dello scontro: lo stato di salute del dipartimento. Riscica, esponente di Treviso Civica e medico esperto nelle dipendenze, aveva denunciato un sostanziale abbandono del dipartimento in questione. Il direttore generale dell'Usl le ha sì risposto annunciando che il sistema è in fase di riorganizzazione su base provinciale, ma l'ha anche invitata a tacere perché ormai in pensione. Benazzi ha inoltre sottolineato che l'esperienza della dottoressa si ferma al perimetro dell'alcologia. E nella stessa occasione l'ha invitata a fare volontariato, visto il desiderio di migliorare le cose. Apriti cielo. La contro-replica non si è fatta attendere: «Sono molto soddisfatta di sentire che il dipartimento delle dipendenze verrà riorganizzato dice Riscica personalmente ho investito molto in questo campo per molti anni con professionalità e attenzione, compatibilmente con le risorse date. Anche se, a dire del direttore generale, quando io lavoravo era un campo abbandonato dall'Usl».
LA CRITICA
E questo non è che l'inizio. «Mi spiace poi che il direttore non ricordi che, come da curriculum, visionabile anche online, dal 1983 a 2016 mi sono occupata di dipendenze a tutto campo: sostanze legali, illegali e gioco d'azzardo incalza sono stata anche direttore del SerD del distretto di Mogliano e successivamente del SerD Nord del Distretto Nord». Poi l'affondo sul suggerimento di tacere perché in pensione: «È una cosa vergognosa scandisce Riscica mi stupisce molto che chi è in pensione non possa fare politica e venga per questo messo a tacere». Infine, torna a mettere al centro il contrasto alla droga: «Apprezzo che il sindaco Mario Conte proponga corsi di educazione alla legalità nelle scuole, sono utili ma non sufficienti».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO «L'Usl dispone di un proprio Dipartimento delle dipendenze. Alla luce di questo, risulta incomprensibile che Francesco Benazzi, direttore generale, non sia riuscito a contestualizzare la posizione dell'azienda sanitaria né a fornire dati concreti sulle strategie in atto. Quali sono i progetti attualmente attivi? Quali professionisti se ne stanno occupando? Qual è l'entità delle risorse impiegate?». A chiedere conto a Benazzi dell'attività di prevenzione contro la droga è Treviso Civica, lista che fa riferimento a Franco Rosi.
BOTTA E RISPOSTA
Il clima si è surriscaldato dopo il botta e risposta al veleno tra Patrizia Riscica e lo stesso Benazzi. Terreno dello scontro: lo stato di salute del dipartimento. Riscica, esponente di Treviso Civica e medico esperto nelle dipendenze, aveva denunciato un sostanziale abbandono del dipartimento in questione. Il direttore generale dell'Usl le ha sì risposto annunciando che il sistema è in fase di riorganizzazione su base provinciale, ma l'ha anche invitata a tacere perché ormai in pensione. Benazzi ha inoltre sottolineato che l'esperienza della dottoressa si ferma al perimetro dell'alcologia. E nella stessa occasione l'ha invitata a fare volontariato, visto il desiderio di migliorare le cose. Apriti cielo. La contro-replica non si è fatta attendere: «Sono molto soddisfatta di sentire che il dipartimento delle dipendenze verrà riorganizzato dice Riscica personalmente ho investito molto in questo campo per molti anni con professionalità e attenzione, compatibilmente con le risorse date. Anche se, a dire del direttore generale, quando io lavoravo era un campo abbandonato dall'Usl».
LA CRITICA
E questo non è che l'inizio. «Mi spiace poi che il direttore non ricordi che, come da curriculum, visionabile anche online, dal 1983 a 2016 mi sono occupata di dipendenze a tutto campo: sostanze legali, illegali e gioco d'azzardo incalza sono stata anche direttore del SerD del distretto di Mogliano e successivamente del SerD Nord del Distretto Nord». Poi l'affondo sul suggerimento di tacere perché in pensione: «È una cosa vergognosa scandisce Riscica mi stupisce molto che chi è in pensione non possa fare politica e venga per questo messo a tacere». Infine, torna a mettere al centro il contrasto alla droga: «Apprezzo che il sindaco Mario Conte proponga corsi di educazione alla legalità nelle scuole, sono utili ma non sufficienti».
Mauro Favaro