LA POLEMICA
TREVISO «Abbiamo appreso dai giornali che Manildo e Rosi sono

Mercoledì 16 Maggio 2018
LA POLEMICA
TREVISO «Abbiamo appreso dai giornali che Manildo e Rosi sono stati a Roma per trattare la liberalizzazione della A27 solo per se stessi. Pochi mesi fa ad un tavolo comune avevamo evidenziato la necessità di comprendere un tratto più ampio, e ricevuto assicurazioni dall'assessore Paolo Camolei. Spiace vedere che poi Treviso abbia gito facendo solo i propri interessi». Marco Della Pietra, dà voce ad na protesta pacata ma ferma. Di viabilità e autostrada a pedaggio zero si era parlato in maniera organica poco tempo fa. «Da 30 anni si parla di liberalizzare l'autostrada A27. Evidentemente, è una necessità. Soprattutto oggi, nell'imminenza dell'apertura della Pedemontana veneta, che riverserà picchi di traffico senza precedenti sulla rete viaria provinciale, intasando centri come Spresiano o Povegliano, ma comportando ripercussioni su tutto il nostro territorio, anche su aree distanti dal tracciato della nuova superstrada a pagamento - sottolinea il sindaco - Ecco perché, in merito alla ricerca di soluzioni sul tema viabilità, auspichiamo un'azione corale, che coinvolga tutto il sistema territoriale, a cominciare dalle Amministrazioni locali, in primis Comuni e rappresentanti politici. Non è più tempo di azioni singole».
L'INVITO
L'appello a liberalizzare la A27, nel tratto che va da Mogliano Veneto a Conegliano, era arrivato anche dal presidente mandamentale di Confartigianato Imprese Treviso, Ennio Piovesan che in febbraio aveva convocato i sindaci dei 22 Comuni di competenza della maggiore associazione di rappresentanza della categoria artigiana. «Occorre costruire un fronte unico: lo avevo detto subito - conferma il primo cittadino di Spresiano - il mio Comune è pronto a fare la sua parte, anche mettendo risorse economiche». Al tavolo Treviso si era detto disponibile a fare un'azione congiunta: «Ma i fatti, o l'imminenza elettorale hanno consigliato un'azione più veloce. Pazienza, vuol dire che ci hanno aperto la porta: anche noi andremo a Roma da Autostrade per l'Italia. Certo, fossimo stati compatti, si sarebbe forse potuto ottenere qualcosa in più». Tra i punti critici per il territorio spresianese il fatto che tutta l'area dell'Opitergino-Mottense, che oggi sceglie il tracciato basso della Callalta, per entrare in autostrada al casello di Mogliano Veneto, con l'apertura della nuova superstrada, opterà invece per la Pedemontanta, imboccandola al casello di Spresiano.
Elena Filini
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